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L’editoriale di Elio Goka: “Rafa Benitez da Madrid, nuovo vicerè di Napoli”

Napoli ha il suo nuovo vicerè, Rafa Benitez da Madrid, che “cade” nella metropoli delle grandi intenzioni, almeno per il pallone, giusto un secolo e mezzo dopo, o giù di lì, quell’unità d’Italia che non a tutti è piaciuta, o almeno poco a poco rivela i suoi imbrogli e i suoi misfatti.

Non ce ne vogliano Federico De Roberto e i suoi illustri personaggi. Viene dalla Spagna l’uomo delle meraviglie, passato per la Valencia, guarda caso una delle città europee più approssimabili alla storia moderna napoletana, tornata alla vittoria di Liga e Coppa Uefa proprio per mano dello stratega Rafa.

Poi, il Liverpool. Al comando della “marina inglese”, in barba allo storico nemico d’oltremanica, Mister Benitez forgia nell’acciaio una squadra capace di vincere la Champions e di qualificarsi per un’altra finale, oltre che distinguersi come tra le squadre più forti del nuovo millennio.

Capitato in Italia quasi per errore, alla corte longobarda che avrebbe voluto, a suo tempo, proseguire la dittatura targata Mourinho, le regioni nordiche, chissà perché, proprio loro, non lo capiscono e se ne sbarazzano presto presto, forse troppo presto.

Tornato nel calcio dei grandi, Rafa Benitez rileva un Chelsea in pena di sé e lo conduce alla vittoria dell’Europa League, navigando in un mare in tempesta infestato dalla maledizioni lanciate decenni addietro da Mister Guttman.

Per farla breve, Rafa Benitez da Madrid è tra i migliori allenatori del mondo. Come lui, pochi altri possono vantare un rapporto lavoro successo come quello del nuovo vicerè della Napoli in attesa di vittoria. Eppure, la città che zitta zitta aspetta di capire cosa e chi Rafa avrà a disposizione, sa che il porto della Napoli distesa lungo il mare nasconde misteri e diffidenze. Ma chissà che la stessa città pallonara non avesse bisogno di un vicerè col potere del successo per sentirsi più pronta alla vittoria.

Forse alcuni dei vicerè di De Roberto avrebbero desiderato fuggire dal romanzo, vista la demolizione critica di Benedetto Croce. Ma Rafa Benitez conosce troppo bene le insidie della navigazione e la diffidenza dei luoghi di mare per non sapere come fronteggiare la Napoli divisa tra ricordi impareggiabili e la prossima modernità, che, una volta tanto, si spera non abbia soltanto il sapore nostalgico di un tentativo fallito.

Come è scritto nei Vicerè di De Roberto, “No, la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa”.

Sebastiano Di Paolo, alias Elio Goka      

Articolo modificato 28 Mag 2013 - 16:55

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Scritto da
redazione