E’ notizia di questi giorni il probabile interesse del Napoli per Alexis Sanchez (in caso di partenza di Cavani, ma per ora comunque sembra più fantamercato che altro…) e quello per Matri, dato per partente a giugno dalla Vecchia Signora. Ora, premettendo che Matri non è da solo un adeguato rimpiazzo al Matador, oggettivamente, le possibilità di poter costruire una grande squadra senza di lui ci sono. Con un Napoli (toccate tutto quello che volete) piazzato tra le prime due il 26 di maggio, così come è ora nelle potenzialità degli azzurri di Mazzarri, tra appeal che cresce e cassa che si rimpingua, sognare qualche acquisto clamoroso (qualche acquisto come ai vecchi tempi…), non sarebbe utopia. Magari un centrocampista di gran livello, uno per cui spendere metà tesoretto, e mettere a posto un reparto che vive di troppi alti e bassi (fondamentalmente per meriti e colpe di Inler), e magari una prima punta non forte quanto Edi ma capace comunque di saper finalizzare con puntualità il gioco che il Napoli crea solitamente per il proprio centravanti. Insomma, costruire un “collettivo”, una squadra proiettata anche verso il bel gioco oltre che verso la concretezza, più verso un gioco di squadra che verso un gioco fondato quasi solo su due uomini. Questo sta infatti insegnando la Juve in campionato, e cioè che alla lunga la squadra vince sui singoli. Perciò, fare a meno di “un” singolo dei nostri due più importanti, potrebbe essere anche positivo, sempre, ovviamente, che si metta mano al portafoglio, e bene. Ora però ai posteri l’ardua sentenza di stabilire se “la cessione” vale la candela…
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 3 Mar 2013 - 19:40