“La sconfitta di domenica brucia ancora, sappiamo quanto i nostri tifosi tengano a quella sfida. Ci può stare di perdere con la Juve, e, come magra consolazione, posso dire che eravamo imbattuti da sei confronti con i bianconeri. Mancanza di motivazioni? Per una partita giocata sottotono mi sembra esagerato fare questa considerazione. Qualcuno non era al top, è solo un episodio da archiviare. Guardiamo avanti“.
De Laurentiis ha sottolineato la questione giovani con un filo di critica. Qual è il parere in merito?
“Vorrei tanto sapere quali sono i giovani che non utilizzo. Fernandez ha giocato tanto fornendo spesso buonissime prestazioni. Lui però va impiegato nel suo ruolo naturale. Può anche essere un’ottima alternativa a Cannavaro, ma sul lungo periodo si dovrebbero fare delle valutazioni per giudicare il suo rendimento. Inoltre io attuo una gestione basandomi sugli obiettivi della società: se per esempio fosse la salvezza farei giocare tutti i giovani di questo mondo. E poi la Juventus ha adoperato meno giovani di noi. Quando a Verona scelsi di puntare esclusivamente su di loro fui criticato. Vargas? E’ un ragazzo che sta crescendo, ha delle doti incredibili, ma fallo passare davanti a Cavani, Lavezzi e Hamsik, significherebbe bruciarlo. Io i giovani non li voglio bruciare, perchè in una piazza del genere dopo qualche prestazione negativa devi regalarli”.
Squalifiche e infortuni spingono a diverse soluzioni tattiche?
“Devo capire come giocherà la Lazio, quali saranno le possibili contrapposizioni e poi deciderò. Ma non vi do anticipazioni, devo capire come fare le scelte in base a quelli che mi sono rimasti indietro e a centrocampo. Hamsik? Marek può fare qualsiasi ruolo, è un calciatore che si sacrifica tanto. Britos sarà della partita, sperando che non gli succeda qualcosa come accaduto prima della gara con il Catania. Testardaggine nell’utilizzo dello stesso modulo? Il Napoli è una squadra che deve giocare lontano dalla propria area di rigore. Io vorrei sempre imporre il gioco, anche quando ero alla Reggina e alla Sampdoria, e credo che i risultati mi danno ragione. Ho cambiato modulo ventimila volte, qualche volta è capitato anche dall’inizio, ma non c’è più cieco di chi non vuol vedere“.
Gli episodi che riguardano Lavezzi e Zuniga possono spiegare un certo nervosismo dello spogliatoio?
“Quello del Napoli è un gruppo molto unito. Il Pocho si è scusato subito, così come Zuniga. Noi non ci stiamo mai a perdere, e quando accade si cerca di scaricare la frustrazione con episodi a primo acchito eccessivi. Per me è un dato positivo, anche perchè la nostra reazione nella partita successiva alla sconfitta è sempre esemplare. Voci di mercato su Lavezzi? Io lo vedo motivato come non mai. Si sta allenando tantissimo, vuole rifarsi dopo alcune prestazioni di certo non positive. Ormai è maturato tantissimo, è diventato un leader“.
Articolo modificato 4 Apr 2012 - 15:05