Spesso gli ex delle grandi squadre tornano a parlare del proprio passato, specialmente per delineare alcune sfumature della loro esperienza vissuta e per affrontare alcuni passaggi poco noti al grande pubblico. Gianluca Gaetano ha fatto il punto sulla sua lunga militanza tra le fila del Napoli, parlando anche del periodo vissuto sotto la guida di Rudi Garcia e del rapporto non sempre idilliaco con il tecnico francese.
Una vita accanto al Napoli: Gaetano parla degli inizi in azzurro
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Gianluca Gaetano ha parlato di quanto ottenuto fin qui in carriera. Oggi il calciatore gioca al Cagliari, ma la sua vita da atleta professionista è legata a doppio filo con il Napoli, con cui ha fatto l’intera trafila delle giovanili trovando anche l’esordio in prima squadra. Questo il suo pensiero sul sogno realizzato:
“Intorno ai 13 anni e grazie a mio nonno materno Luciano ho potuto realizzare il sogno di entrare nelle giovanili del Napoli. Ogni giorno mi accompagnava all’allenamento per oltre 100 chilometri tra andata e ritorno. Non tutti hanno la possibilità di farlo. E io ringrazierò mio nonno per sempre”.

“Mi ha fatto arrabbiare”: Gaetano parla di un episodio vissuto a Napoli
Nel corso della stessa intervista, Gaetano ha parlato della grandissima emozione di giocare in una grande squadra come il Napoli e all’incredibile trionfo della stagione 2022/23, coronata con la vittoria del terzo Tricolore. La stagione successiva è stata invece molto complicata: il calciatore si è soffermato proprio su questo aspetto e sul rapporto con Rudi Garcia, che ha sostituito Spalletti nell’immediato post-Scudetto:
“Arrabbiato con qualcuno? Forse con Garcia a Napoli perché era un periodo in cui non andavamo bene e sentivo che avrei potuto dare di più per il gruppo”.
La parentesi del tecnico francese all’ombra del Vesuvio è stata piuttosto difficile, con un rapporto mai trovato con piazza e gruppo squadra e ritmi ben diversi rispetto a quanto visto appena qualche mese prima. Da lì a poco per Garcia sarebbe arrivato l’esonero, con i successivi arrivi di Mazzarri e Calzona che hanno preceduto l’avvio dell’era Conte.




