Napoli-Como (Rrahmani a contrasto con Morata)
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca al Napoli e a Antonio Conte. Lo 0-0 contro il Como frena la corsa degli azzurri e invita alle riflessioni su due dati: il primo è negativo e riguarda il rendimento casalingo, mentre il secondo segna una ritrovata fase difensiva. Entrambi sono segni, quindi, di un risultato che lascia spunti in entrambi i sensi.
Il pareggio contro il Como ha interrotto una lunga serie positiva di gare casalinghe con almeno un gol: l’ultima volta in cui il Napoli non segnò in casa fu nella gara contro la Lazio nel dicembre del 2024, quasi un anno fa.
Da allora, il Maradona era rimasto una fortezza produttiva in fase offensiva. Contro la formazione lombarda, però, il Napoli non è riuscito a trovare la via della rete, chiudendo una gara povera di emozioni e di occasioni nitide. Un dato che pesa anche dal punto di vista simbolico: davanti al proprio pubblico, la squadra di Conte ha sempre costruito la sua forza, ma stavolta è mancata incisività.
Il secondo dato è invece positivo e indica una prestazione difensiva decisamente migliore rispetto alle precedenti occasioni. Il Napoli ha infatti concesso solo due tiri in porta al Como, di cui zero nel secondo tempo. Mai i ragazzi di Fabregas avevano fatto così male in stagione.
La prova in fase difensiva è quindi da ritenersi la buona notizia della gara di ieri. Dopo un inizio di stagione in cui gli azzurri sembravano aver perso la loro solidità, con prestazioni da incubo come quella olandese contro il Psv, arriva una prova che finalmente fa tornare una di quelle certezze su cui Conte aveva costuito lo Scudetto dello scorso anno.
Il pareggio di ieri, quindi, lascia spunti sia positivi, che negativi per il futuro. Ritrovare certezze difensive rappresenta un risultato fondamentale, ma resta una fase offensiva troppo spesso scialba. Gli azzurri si portano a casa, comunque, un punto che tutto sommato va bene in questa fase della stagione, a pochi giorni dalla gara di Champions League contro l’Eintracht Francoforte. Lì, invece, non ci saranno scuse: solo la vittoria potrà rialzare un cammino europeo iniziato non benissimo, con due sconfitte nelle prime tre partite.
Articolo modificato 2 Nov 2025 - 10:37 10:37