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Spalletti alla Juve, non sfugge la frase che spiazza: il Napoli non ci può credere

Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus. Ieri il comunicato ufficiale e oggi la presentazione come nuovo allenatore bianconero. Un colpo al cuore per diversi tifosi partenopei. Pochi istanti fa, durante la conferenza stampa di rito in cui presenzia anche il Direttore Generale Damien Comolli, è accaduto qualcosa di surreale. Il d.g. ha commesso una gaffe in fase di presentazione del tecnico, poiché ha parlato del suo passato come allenatore che ha avuto successi in piccoli e medi club.

Presentazione Spalletti, che figuraccia per Comolli: la gaffe sminuisce Napoli, Roma e Inter

Damien Comolli, Direttore Generale della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni che stanno facendo discutere e non poco, in apertura della conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo allenatore del club.

“Spalletti è un grande esperto di Serie A, conoscete le sua carriera e la sua capacità di essere un allenatore di successo in diversi contesti, in piccoli e medi club, vincendo anche grandi trofei a livello nazionale ed internazionale: tutto ciò definisce Luciano come coach, ed anche le sue capacità in generale. E’ la persona che può portare avanti il brand del calcio”

Non il massimo per società del calibro di Napoli, Inter e Roma, che da anni dominano la scena nel panorama calcistico italiano e hanno vinto molto più della Vecchia Signora.

Damien Comolli, Direttore Generale bianconero, appare pensieroso a bordocampo dello Juventus Stadium

Spalletti, parole d’amore per Napoli dalla conferenza: “Mi è rimasta nel cuore”

Era inevitabile l’argomento Napoli nella conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus, visto che nei giorni scorsi si è discusso molto.

L’ex CT della Nazionale ha speso parole al miele nei confronti della piazza, ma ha voluto precisare un tema importante:

A Napoli è venuta fuori una cosa superiore per la bellezza del calcio che abbiamo fatto e per lo scudetto. Ho instaurato un rapporto particolare con quella gente lì, quando ho fatto le analisi me lo son fatto tirare dall’altro braccio perché di qui (tatuaggio) non voglio toccare nulla. Per me non è cambiato nulla. Napoli mi è rimasta nel cuore al di là delle scelte professionali.

E poi ci ha tenuto a precisare:

Ho chiesto a De Laurentiis di lasciarmi andare sì, ma in quella stagione lì ho deciso di non indossare nessun’altra tuta. Ma non ho mai detto che avrei smesso di fare l’allenatore.

Articolo modificato 31 Ott 2025 - 13:09 13:09

Scritto da
Laura Bisogno