Napoli, l’azzurro è stato conquistato: le parole al miele commuovono i tifosi (LaPresse) - SpazioNapoli.it
Il successo nel mondo del calcio ha sempre fatto parte del destino di Rasmus Hojlund, attaccante del Napoli. Il centravanti azzurro ha sempre desiderato di diventare un giocatore professionista e il destino gli ha riservato anche un passaggio per la meta partenopea, di cui è rimasto subito folgorato. Questo è quanto sottolineato da Anders Hojlund, padre del bomber classe ’03, anch’egli con un passato da calciatore: l’impressione è che l’amore per il pallone sia di famiglia.
Nel corso di un’intervista concessa a Il Mattino, Anders Hojlund, padre dell’attaccante del Napoli, Rasmus Hojlund, ha ripercorso varie tappe della vita calcistica di suo figlio. Tra queste, appunto, passa anche la sua attuale esperienza con la maglia azzurra e con lo scudetto tricolore sul cuore.
Di certo Rasmus non poteva sperare in un adattamento migliore all’ombra del Vesuvio, dove è riuscito a trovare feeling con il gol e una piazza molto calorosa, come confermato dal padre stesso.
Qui le sue parole:
“Rasmus e Napoli? Mio figlio è pazzo della città, della squadra e dei tifosi“.
Ex giocatore del campionato danese, ritiratosi nel 2003, Hojlund senior è stato un esempio per i propri figli, trasmettendo loro la totale passione per il calcio. Infatti, ci sono ben 3 professionisti attualmente in attività in famiglia: Rasmus, il fratello maggiore e più affermato nel mondo del calcio; Oscar, centrocampista dell’Eintracht Francoforte (che incrocerà i partenopei in UCL); Emil, attaccante dello Schalke 04.
Eppure, la passione del giocatore del Napoli per questo sport è sempre stata evidente, come sottolineato dal padre a Il Mattino.
Ecco le affermazioni a riguardo:
“Ricordo perfettamente la prima volta che mi ha parlato della sua volontà di diventare calciatore. Lo ricordo come se fosse successo ieri. Ero seduto con lui e parlavo di calcio nella sua stanza e guardava un poster con Cristiano Ronaldo. A quel punto si gira verso di me e mi dice ‘Voglio essere bravo come Cristiano!’. Non mi restava che dirgli quanto avrebbe dovuto iniziare ad allenarsi duramente e noi con lui. Perché siamo sempre stati tutti al suo fianco e lo abbiamo sostenuto fin dal primo momento”.
Articolo modificato 31 Ott 2025 - 09:50 09:50