Dalla Serie D al Napoli: la storia sta incantando tutti i tifosi

Dalla retrocessione in Serie D alla convocazione in Nazionale Under 21 passando per la chiamata del Napoli, una storia che sta facendo commuovere tutti. Il giovane calciatore del Napoli ha raccontato a ‘Cronache di Spogliatoio’ le tappe di un percorso fatto di sacrifici, fiducia e coraggio. Un racconto sincero che mostra il lato più umano di chi, partendo dal basso, ha saputo conquistare passo dopo passo la maglia azzurra.

Dal basso alla maglia azzurra: le parole sull’approdo al Napoli

Luca Marinucci, a ‘Cronache di Spogliatoio’, ha ripercorso i momenti più significativi della sua crescita, ricordando con lucidità gli anni difficili. Ha perciò dichiarato:

L’arrivo in Nazionale U21 mentre retrocedevamo in Serie D? Quell’anno ho avuto la fortuna di fare dalla C alla Serie A, dove il mister mi diede l’opportunità di restare e di giocare. Non mi aspettavo di arrivare in Nazionale così presto.”

Il difensore del Napoli ha poi anche sottolineato quanto questo traguardo sia stato inatteso e cercato: si è trattato di un riconoscimento per il suo percorso e di una fiducia guadagnata nel tempo.

Il gruppo e la crescita personale

Il classe 2003 ha parlato anche dell’atmosfera che si respira all’interno della Nazionale Under 21, fatta di coesione e voglia di migliorarsi.

“È bello anche perché stacchi da una realtà e vivi un po’ diversa, con ragazzi tutti della tua età. Ti aiuta a confrontarti con calciatori di altre nazioni per capire a che punto siamo. Direi che siamo a un buon punto, ma si può fare ancora meglio.”

Luca Marinucci durante un allenamento con la Nazionale Italiana Under 21 nel 2025.
Luca Marinucci concentrato durante una sessione con la Nazionale Under 21.

Marinucci ha spiegato che lo spirito di squadra è la chiave del progetto tecnico: si attacca e si difende insieme, con lo stesso obiettivo.

“Attacchiamo e difendiamo all’unisono, ormai si ragiona da squadra. Se sei disunito non ti riesce niente.”

Fuori dal campo: la vita di Marianucci è un esempio

Il giovane azzurro ha parlato anche dei suoi interessi extra calcistici e del modo in cui studia gli avversari. E ha confessato che per rilassarsi, invece, gioca a padel e passa il tempo con gli amici:

“Mi piace molto giocare a padel e svagarmi in diversi modi, fra uscire e riposare.”

Un ritratto autentico di un ragazzo che, passo dopo passo, sta costruendo la sua carriera con umiltà e carattere.

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