Napoli, ci siamo: operazione in chiusura, le cifre

Prosegue spedito il mercato in entrata dei campioni d’Italia, a un passo dall’ufficializzare un altro acquisto.

Se le altre grandi della Serie A fanno una fatica tremenda a muoversi sul mercato, la campagna di rafforzamento del Napoli continua a vele spiegate. Merito non solo di una situazione economica decisamente virtuosa, ma anche della lungimiranza della dirigenza azzurra e, in particolare, del direttore sportivo Giovanni Manna.

Il diktat di Conte: due calciatori in ogni ruolo

Il giovane DS, infatti, sta cercando di assecondare al meglio la principale richiesta di Antonio Conte: disporre di due alternative di alto livello per reparto. Solo così, per l’allenatore salentino, i partenopei potranno reggere l’urto con le quattro competizioni che saranno chiamati a disputare nella stagione 2025/2026.

È proprio seguendo questa prospettiva che Manna sta impostando le trattative in entrata in questa prima parte di mercato. Coniugando qualità tecnica e sostenibilità finanziaria, sono già arrivati all’ombra del Vesuvio Luca Marianucci e, soprattutto, Kevin De Bruyne, mentre si attende soltanto l’ufficialità per Sam Beukema, Noa Lang e Lorenzo Lucca.

Napoli-Milinković-Savić: trattativa ai dettagli

Cinque acquisti in grado di innalzare lo status dell’organico dei campioni d’Italia, che però non hanno alcuna intenzione di fermarsi. Nell’ottica di non lasciare nulla di intentato, l’attenzione si è focalizzata anche su un reparto ritrovatosi improvvisamente scoperto a causa della cessione definitiva di Elia Caprile al Cagliari e del mancato riscatto dai sardi di Simone Scuffet.

A differenza del recente passato, l’intenzione degli azzurri è affiancare ad Alex Meret un portiere che possa essere più di una semplice riserva e che possa mettere seriamente in difficoltà Conte persino nella scelta del numero 1. La scelta è ricaduta su Vanja Milinković-Savić, che con Meret condivide l’anno di nascita (1997) e l’approdo in Serie A (2017).

Nelle ultime ore Napoli e Torino avrebbero raggiunto l’intesa sulla base di 18 milioni di euro, una valutazione non lontana dai 19,5 della clausola fissata dal presidente granata Urbano Cairo. Un esborso che conferma l’ambizione dei partenopei di essere grandi protagonisti in Italia e in Europa.