Conte ha portato a Napoli una caratteristica fondamentale che mancava, ecco quale (LaPresse) spazionapoli.it
Come nel 2012 con la Juventus, Antonio Conte affronta un finale di stagione punto a punto: il Napoli ha il destino nelle proprie mani.
Mancano solo due giornate al termine e la corsa scudetto tra Napoli e Inter è più viva che mai. Gli azzurri guidano con un punto di vantaggio, ma la pressione è altissima. Antonio Conte, tecnico dei partenopei, sa bene cosa significhi trovarsi in questa situazione: ci è già passato nel 2012, quando con la Juventus battagliò fino all’ultima curva con il Milan di Allegri. E oggi come allora, la sua ricetta è semplice: sangue freddo e concentrazione.
Nel 2011/12, Conte guidava la Juventus in una serrata corsa a due con il Milan. Anche in quel caso, alla 36ª giornata la sua squadra frenò, ma mantenne la lucidità: fu il derby perso dai rossoneri alla giornata successiva a consegnare il titolo ai bianconeri con un turno d’anticipo.
Come ricorda il Corriere dello Sport, quella sfida tra Juve e Milan si concluse con 84 punti contro 77, ma fino alla 36ª giornata il divario era minimo (78-77). Una situazione che ricalca fedelmente quella attuale tra Napoli e Inter, con gli azzurri avanti di un solo punto. Anche allora la differenza fu fatta da chi seppe resistere alla pressione. Conte non dimentica quell’esperienza, e per questo – nonostante la tensione – ha scelto di non aggiungere ulteriori carichi psicologici alla squadra. Sa che il Napoli è padrone del proprio destino e che due vittorie, contro Parma e Cagliari, varrebbero il tricolore.
Il calendario sembra favorevole agli azzurri, ma in questa fase della stagione ogni dettaglio può fare la differenza. L’Inter osserva e spera in un inciampo, mentre Conte mantiene il profilo basso per non distrarre i suoi.
La strategia comunicativa di Conte è chiara: spegnere i riflettori e far parlare il campo. A due giornate dalla fine, ogni parola può diventare un boomerang. Il tecnico lo sa e si affida all’esperienza e alla maturità dei suoi giocatori per chiudere il campionato nel migliore dei modi. Dall’altra parte, l’Inter resta alla finestra. La squadra di Inzaghi spera che la storia si ripeta, ma a parti invertite. Solo il campo dirà chi riuscirà a gestire meglio la pressione.