Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio CRC a pochi giorni dall’importantissima sfida contro il Lecce
Il capitano Giovanni Di Lorenzo è consapevole di essere a un passo dall’entrare nella storia come secondo calciatore del Napoli a diventare due volte campione d’Italia con la fascia al braccio. Solamente Diego Armando Maradona c’era riuscito prima di lui. Un sogno che potrebbe trasformarsi in realtà entro il prossimo mese.
Mancano solamente 4 giornate alla fine della stagione e gli azzurri hanno 3 punti di vantaggio sull’Inter. Manca sempre meno per ritornare a vedere un intero popolo festeggiare e per caricare ulteriormente la piazza, il terzino azzurro è intervenuto ai microfoni di Radio CRC.
Il terzino azzurro ha subito parlato del ruolo di capitano e delle sua ormai lunga esperienza di capitano:
“Sei anni a Napoli sono tanti ed è bello. Io sto bene qui, così come la mia famiglia. In 6 anni è successo di tutto. Due anni fa lo scudetto e poi la fascia di capitano che mi rende orgoglioso. Mai mi sarei immaginato di fare il capitano in Serie A, figuriamoci in una squadra dove è stato capitano il più grande di tutti”.
Sui primi consigli ha aggiunto:
“Sono io che chiamo il nuovo giocatore che arriva per metterlo a suo agio, per farlo inserire da subito. Cerco di farmi sentire per primo. Consiglio quello che mi fu consigliato all’epoca. La cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale, vivendola in maniera tranquilla. Io passeggio spesso con le mie bambine anche in centro.
Sicuramente passare da Empoli a una città grande come Napoli all’inizio può spaventare. Le distanze, le pressioni. Però sono cose che poi diventano abitudine”.
Di Lorenzo ha poi parlato della gara contro il Lecce:
“Vorrei fare le condoglianze alla famiglia di Graziano, il fisioterapista del Lecce tragicamente scomparso. Una notizia che ci ha toccato molto. Per la partita sarà difficile, vorranno fare punti e che per questa tragedia è in un ambiente particolare. Dobbiamo continuare nel percorso e dare il massimo”.
Sul rapporto con il mister Conte:
“Il capitano è il più vicino all’allenatore, deve far passare dei messaggi agli altri ragazzi. Ho avuto un rapporto sincero, diretto, leale e onesto. Si tratta di un allenatore forte, conoscevo le sue qualità da avversario e lo ha confermato in questi mesi con noi e siamo contenti di averlo con noi”.
In merito ai meccanismi con Anguissa e Politano sul lato destro del campo ha detto:
“Ci conosciamo bene e sappiamo cosa farà l’altro. Una qualità che ci portiamo indietro da anni. Non è solo la fascia destra il motore, ma tutti quanti. Sono fondamentali tutti, perché il mister fa sentire tutti importanti. Quando c’è un gruppo sano si vede”.
Il leader dello spogliatoio:
“Sicuramente i più esperti. Ma tutti si devono sentire leader a modo proprio. Tutti si devono sentire la responsabilità di rappresentare la squadra e un popolo. C’è chi magari è più carismatico e chi meno, ma tutti lo devono essere. Lobotka non è uno che parla molto nello spogliatoio, ma in campo vuole la palla quando scotta. Ci sono leader tecnici e chi nello spogliatoio. Ognuno lo sa essere a modo suo”.
Sulla gara più difficile a livello fisico ed emozionale:
“La prima in casa con il Bologna. Mi ha emozionato perché è stata un’estate particolare per me e segnare il primo gol in casa dell’anno è stato un modo per ritrovare l’amore del popolo”.
Sulle prime impressioni di Conte allenatore
“Ero all’Europeo e pensai che fosse la cosa migliore per noi. Lui mi ha subito trasmesso la fiducia e stima nei miei confronti. Ha detto che aveva bisogno di me e passati questi mesi posso dire che anche io avevo bisogno di lui. Il Napoli aveva bisogno di lui. Il mister ci ha riportati a un livello importante e in questo è fenomenale. Un allenatore veramente fortissimo”.
In merito a Kvaratskhelia:
“Gli auguro di vincere la Champions. L’ho visto ieri e gli ho mandato anche un messaggio. Si tratta veramente di un giocatore fortissimo”.
Infine sul sogno scudetto:
“Sembrava irraggiungibile, ma siamo lì. Siamo in testa ed è nelle nostre mani. Daremo il massimo in queste 4 partite. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per un caso”.
Articolo modificato 4 Mag 2025 - 14:27 14:27