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Giuntoli torna sulla rivoluzione estiva: “C’è una grande differenza col passato”, poi l’esempio

Quella del Napoli, è stata certamente un’estate di rivoluzione dal punto di vista della rosa a disposizione di Luciano Spalletti. Sono nove, infatti, i giocatori che sono partiti nel corso dell’ultima sessione di mercato.

Gli azzurri hanno perso giocatori importanti come Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabiàn Ruiz e inizialmente si pensava che questo portasse a un ridimensionamento della squadra, ma l’inizio incoraggiante di stagione ha scacciato moltissimi dubbi.

Insigne Fabiàn Ruiz Napoli (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Uno dei grandi fautori di questa rivoluzione azzurra, è certamente Cristiano Giuntoli, d.s. del Napoli, che ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Giuntoli ha parlato anche dei tanti giocatori che sono partiti.

Di seguito un estratto:

Immaginavate di dover salutare, tutti insieme Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabiàn? “Era un rischio da correre. Il coronavirus aveva messo in ginocchio le finanze, volevamo riportare il club in un circuito virtuoso. Per farlo dovevamo arretrare con i salari. Alla fine il divorzio è stata una scelta obbligata. Basti pensare al rapporto Insigne Kvaratskhelia. Khvicha prende 1,2 netti e 1,7 lordi. Lorenzo 4,5 netti e 9 lordi. Fate voi la sottrazione”.

De Laurentiis non ha mai amato Insigne fino in fondo, per questo l’ha lasciato partire? “Non è assolutamente così. Il presidente stima Lorenzo. Ancora adesso si inviano messaggi. La separazione è stata la conseguenza di una strategia finanziaria di rientro. Lui avrebbe dovuto accettare uno stipendio più basso. Tutto qui”.

Articolo modificato 9 Set 2022 - 10:09

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Scritto da
Pasquale Paolo Cirillo