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Favola Pomigliano Femminile, mister Panico: “Le ragazze hanno più passione. Ho lasciato il settore giovanile del Napoli per un motivo”

PANICO POMIGLIANO – Vittoria preziosa per il Pomigliano Calcio Femminile, che oggi ha battuto per 2-1 l’Hellas Verona allo stadio Gobbato e ora vola con 10 punti a metà classifica, tenendo a ben 6 punti di distanza il terzultimo posto che quest’anno vuol dire retrocessione dalla Serie A alla Serie B.

Una vera e propria favola quella del club del presidente Raffaele Pipola, che ha portato la squadra in massima serie dopo averla presa in Serie C. A sorprendere non sono solo i risultati, ma soprattutto le prestazioni delle “pantere” granata: gioco armonioso con palla a terra, pochi tocchi, idee chiare e giocate tecniche di altissimo livello. Il merito è ovviamente delle ragazze del Pomigliano, ma soprattutto del mister che sta meravigliando il mondo del Pomigliano Femminile: Domenico Panico, allenatore con un passato anche nel settore giovanile del Napoli di De Laurentiis.

Il tecnico al termine del match, ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai microfoni di SpazioNapoli. Ecco quanto evidenziato:

INTERVISTA AL MISTER DEL POMIGLIANO CALCIO FEMMINILE, DOMENICO PANICO

“A prescindere dai risultati, che poi è ciò per cui siamo tutti giudicati, il mio obiettivo è far divertire chi viene a vedere le partite. E questa partita lo è stata, a prescindere da chi si tifasse. Squadre alte che tendevano a giocare il pallone, anche se il Verona aveva più struttura fisica in determinate zone del campo, mentre noi abbiamo provare a giocare di più la palla. Devo ringraziare le ragazze che mi hanno sempre seguito, la mia idea di calcio è di avere sempre palla a terra, fraseggiare e lavorare sulle catene di destra e sinistra. Abbiamo la nostra identità, anche se abbiamo di fronte un avversario che ci può mettere in difficoltà. La nostra idea è quella di condurre la partita, comandarla, a prescindere dal fatto che l’obiettivo primario restano sempre i tre punti.

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DIFFERENZE TRA CALCIO MASCHILE E FEMMINILE

Differenze tra calcio maschile e femminile? La verità è che le donne hanno una marcia in più. Le donne sono vere, sincere. Con loro non possiamo sbagliare, se cerchiamo di abbindolarle, perdiamo. Ci guardano sempre negli occhi, bisogna stare attenti. Donano tutto loro stesse e quindi noi uomini dobbiamo essere bravi a prenderci i tanti pro che ci sono a lavorare con tante donne, ma anche limare pure qualche difettuccio: perché forse si prendono troppe colpe. Se qualcuna sbaglia, pensa che la vita sia finita, quando invece c’è da ripartire. Un po’ come succede tutti i giorni.

Domenico Panico Allenatore Pomigliano Calcio Femminile

POMIGLIANO FEMMINILE, MISTER DOMENICO PANICO: PERCHÈ HA LASCIATO IL NAPOLI

Grazie alle donne ho scoperto ancora di più il calcio nella sua funzione primaria, quello della passione. Ho notato che le ragazze hanno una passione diversa, sono piene. Quello femminile è un calcio più genuino, vere. Forse il calcio femminile rappresenta quello che il calcio maschile un po’ di anni fa.

Ora si sta perdendo questa passione, soprattutto nei giovani. Io vengo dal settore giovanile del Napoli e questa è stata una delle motivazioni che mi ha spinto ad andare via. Non vedevo più quella passione incredibile nei ragazzi: indossare la maglia del Napoli, la maglia della propria città. Questo invece lo sto riscoprendo nelle ragazze, grande attaccamento, passione, emozioni. Anzi, vogliono fare fin troppo, dobbiamo calmarle. È stata una gran bella scoperta.

UN RITORNO AL NAPOLI? NON CHIUDE LA PORTA…

Accettare una ipotetica richiamata dal Napoli? Noi allenatori viviamo di risultati. Non mi devo accontentare e pensare che le cose stanno andando bene, mi prendo quello che mi viene dato. Ora sono al Pomigliano e sono felicissimo, tra l’altro vivo in questa città e per me i punti valgono doppio. La gioia di condividere questi momenti con le ragazze di questa squadra va al di là del calcio. Per ora mi prendo queste soddisfazioni, poi a fine anno si prenderà in considerazione ciò che arriverà, come è giusto che sia”.

Dal nostro inviato: Pasquale Giacometti

Articolo modificato 31 Ott 2021 - 00:23

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Scritto da
Pasquale Giacometti