DIEGO ARMANDO MARADONA - Ne vogliamo parlare? Poche parole, allora, il profeta del calcio, colui che ha promulgato il verbo, che ha scritto le tavole del pallone. Avrebbe potuto vincere di più, avrebbe potuto durare di più, se non fosse stato per un maledetto vizio che lo ha portato da testimonial contro la droga a tossicomane incallito. Né uscirà una volta e per tutte quando oramai la carriera di allenatore gli apre le porte. Anche per lui una vita di eccessi, di errori, di scelte sbagliate e affrettate, di reazioni spropositate, sempre nel mirino dei giornalisti, mai lontano dai riflettori. Ma è questa la vita di Maradona, la leggenda degli uomini straordinari...
Edgardo Codesal, arbitro della finale Germania dell’Ovest-Argentina dei Mondiali del 1990, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi de La Gazzetta dello Sport, in cui ha raccontato alcuni aneddoti su Diego Armando Maradona:
“Avrei dovuto cacciare Maradona prima della finale dei Mondiali, quando ha insultato tutto lo stadio durante gli inni nazionali. Avrei dovuto espellerlo prima del fischio d’inizio. Dispiaceva anche a me che fischiassero l’inno argentino, io gli dicevo di stare calmo dato che è il calciatore migliore al mondo e doveva solo pensare a giocare. In campo gli ho visto fare cose fuori dal normale, stratosferiche. Contro la Russia nonostante non stesse al meglio entrò e decise la partita. Come calciatore è stato il più forte che ho visto in vita mia, come persona però è sgradevole. Dopo l’espulsione a Monzon mi disse che io ero stato mandato per compiere il furto della FIFA che non voleva che l’Argentina vincesse il Mondiale”.
Articolo modificato 26 Apr 2020 - 23:07 23:07