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La Verità – Juve contro Marotta, intrighi e rese dei conti: tutta la verità sulle dimissioni dell’ad bianconero!

Il giornale La Verità ha scritto oggi un articolo che tratta la rottura tra Giuseppe Marotta e la Juventus: “Intrighi e rese dei conti in casa della Juve. La vera storia del licenziamento di Marotta” è il titolo del pezzo. Di seguito, i motivi del divorzio:

1) Il fatto che l’A.D si fosse lamentato per l’affare Ronaldo: non dal punto di vista tecnico ma per il fatto che Nedved abbia dato tutti i meriti della trattativa a Fabio Paratici.

2) Gli strani rapporti privilegiati col Milan, che Agnelli, non ha mai digerito, men che meno dopo l’affare Higuain, per cui Marotta si era espresso chiaramente: “Tenere il centravanti avrebbe creato grossi problemi per l’ammortamento e il bilancio”

3) Le richieste di Agnelli mai esaudite: Iturbe, Sanchez e Cuadrado (con quest’ultimo che poi, con un anno di ritardo, è arrivato in bianconero) e il caso Draxler del 2015, calciatore che volevano fortemente Paratici e il numero uno bianconero.

4) I consigli di Giraudo e Moggi. Il primo, che ha inserito Nedved nell’organigramma, ha ancora tanto peso, così come Luciano Moggi che abita ad un piano di distanza da Agnelli, nello stesso appartamento, e le cui parole contano ancora molto.

5) Si tratta di un regolamento di conti interno, più che di un ringiovanimento, anche per tutte le questioni extra-campo.

Nel pezzo di Gigi Moncalvo, si legge che l’annuncio dato da Marotta a Sky sabato dopo Juventus-Napoli, non abbia fatto proprio felice la dirigenza bianconera. Per un motivo semplice: “Il dirigente ha sbagliato nel voler anticipare tutti con il suo annuncio. Ha scavalcato persino Claudio Albanese, l’uomo comunicazione di Agnelli, colui che ha creato problemi a Maurizio Pistocchi a Mediaset, ha fatto tramontare Paolo Zialiani, ha chiesto invano la cacciata di Paolo Liguori. E soprattutto ha preteso che Giuseppe Cruciani nelle trasmissioni sportive”.

Questi ultimi punti sembrano davvero importanti , perché descrivono l’influenza (per non dire incidenza) dell’ufficio comunicazione della Juventus sulle scelte editoriali. A volte funziona – vedi i casi Pistocchi e Ziliani, oltrechè quello relativo a Cruciani. A volte invece, non riesce a raggiungere il proprio obiettivo, come nel caso di Paolo Liguori”.

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Scritto da
redazione