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Il Napoli scopre Ounas: è lui la vera sorpresa del ritiro azzurro

La corsa, il dribbling e l’estro. Quelle sì, c’erano da sempre. S’erano viste poco, da queste parti. E solo a tratti, su palcoscenici minori, davanti ad un pubblico in forma ridotta. O su Youtube. Ma le qualità, Adam Ounas, le ha sempre avute. Le ha tenute nascoste, per demeriti suoi e altrui, per le occasioni con il contagocce, per una personalità discussa.

L’estro, però, c’è. Ed ogni tanto emerge, si palesa, appare. Succede in genere nelle notti di mezza estate, quelle che valgono poco, giusto come test attitudinali. Lo scorso anno s’era presentato a Dimaro così, tra dribbling, funambolismi vari e goal. Promesse disattese nell’arco di una stagione non semplice, per l’algerino. Tredici presenze distribuite nell’arco della stagione, una rete, in Europa League ai danni del Lipsia. 

Poco altro in un’annata insapore. Che l’ha prepotentemente riportato in lizza per la cessione, con il St. Etienne che sembrava essersi fatto avanti. Dimaro rappresenta una svolta già notevole. Sarà l’aria rivitalizzante del Trentino, ma Adam Ounas – tra le alture della Val di Sole – sembra un calciatore completamente diverso.

Già dalle prime battute d’allenamento: pimpante, scattante. Tra i migliori nelle prime sedute, impressioni confermate rapidamente in partita. Un goal e un assist con il Gozzano, una prestazione sufficiente con il Carpi. Buona la terza, per lui. Nel test più probante del ritiro, Ounas ha sfoderato gli artigli, manifestato la migliore versione di sé. Quella pregiata, quella estrosa. Il Chievo è crollato sotto i suoi colpi, i suoi dribbling, la sua agilità e la sua esplosività. 

Un peccato che – nel tabellino – non figuri il suo nome. Le occasioni, a conti fatti, son capitate. Una s’è fermata sul più bello, dopo due sorpassi da capogiro. L’altra è stata neutralizzata dai guantoni di Sorrentino, agile malgrado i segni del tempo. Pazienza: per rifarsi c’è tempo. Anche e soprattutto su palcoscenici più prestigiosi.

Intanto il Napoli lo blinda, lo coccola e torna a sperare in lui.

Vittorio Perrone

Riproduzione Riservata

Articolo modificato 30 Lug 2018 - 00:57

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Vittorio Perrone