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“Il calcio a colori” per denunciare le ingiustizie dei non colorati! Maresca: “Lo scudetto della Juve è ILLEGALE! Per il prossimo campionato propongo un’iniziativa…”

Questo pomeriggio all’Hoter Parker’s di Napoli si è tenuto l’evento “Il calcio a colori”, un incontro nato da un’idea condivisa di Maurizio de Giovanni, scrittore, Maurizio Cortese, Gourmet CEO Cortese Way, e Valter De Maggio, giornalista e direttore di Radio Kiss Kiss Napoli grazie all’aiuto di Valeria Grasso,

“La Juventus si aggiudica il settimo titolo consecutivo ma il Napoli vince lo scudetto del bel gioco e della generosità. Oltre i cori razzisti e i poteri politici”, è questa la didascalia della presentazione dell’incontro a cui hanno aderito a partecipare persone di grande spessore per dare la loro testimonianza: Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, Francesco Pinto, Responsabile Centro di Produzione RAI TV di Napoli, Catello Maresca, Magistrato antimafia, Sandro Ruotolo, giornalista, Maurizio de Giovanni e Maurizio Cortese.

Gli ospiti uniti dallo stesso amore per il Napoli e per la maglia azzurra, hanno detto la loro sull’epilogo del campionato italiano, sui cori razzisti che hanno accompagnato i partenopei lungo tutta la stagione e non solo quest’anno.

Il primo intervento è stato di Sandro Ruotolo che ha usato parole di denuncia sulla regolarità del campionato: “Lo scudetto vinto dalla Juventus è ingiusto: questo era l’anno del VAR e sappiamo tutti gli errori fatti dagli arbitri, sappiamo dei 100 e passa calciatori tesserati dalla Juventus e delle società satelliti. Non so se questo sia un Calciopoli 2.0 ma questo campionato è stato falsato”.

Catello Maresca è stato ancora più duro, definendo il titolo vinto dai bianconeri “illegale” ed ha aggiunto di aver fatto richiesta ad alcuni giuristi di istituire una classifica legale dall’anno prossimo. “La Juve continua a dire che ha conquistato 36 scudetti, il che significa che vanno contro la legalità”. Secondo il magistrato, questi eventi allontanano le persone dal calcio. Ha concluso con una proposta: “A questo punto l’anno prossimo mettiamo anche noi lo scudetto sulla maglia, perchè noi abbiamo vinto il vero scudetto”.

Successivamente Francesco Pinto ha letto alcune pagine del suo diario in cui racconta come ha vissuto alcune giornate di Serie A. Un racconto divertente che ha fatto sorridere tutti i partecipanti.

E’ poi intervenuto lo scrittore Maurizio de Giovanni:

“Abbiamo voluto questo incontro oggi perchè non ci stiamo più ad essere definiti come piagnoni. Come se la colpa fosse nostra. Quella sera in cui l’Inter ha perso con la Juventus, ho capito che la Lazio non sarebbe arrivata in Champions. Bisognava pareggiare lo sfavore. Se il Napoli contro la Juve avesse segnato al 60′, la partita sarebbe finita 3-1 per i bianconeri. E’ assurdo tacere. La stampa internazionale ride del calcio italiano per questo motivo: il Napoli ha tentato di stravolgere il sistema ed il sistema stesso ha dovuto attivare gli anticorpi per non farsi attaccare dal virus Napoli. Vorrei che per ogni anno che si gioca contro la Juve, le squadre mandassero in campo la Primavera”. Ha poi denunciato i cori razzisti contro il popolo napoletano: “Vorrei una squadra che quando sente certe parole che inneggiano a qualche catastrofe naturale se ne vadano dal campo, pure se si perde 3-0. Vorrei che tutti quelli che etichettano questi delitti come goliardia, fossero deferiti e sanzionati dalla Lega”. 

Ha detto la sua a riguardo Antonello Perillo, caporedattore centrale responsabile Tgr Rai della Campania, presente all’incontro, aggiungendo che l’arbitro avrebbe dovuto interrompere la partita al coro “Napoli usa il sapone”. E’ passato subito all’argomento stadio, aggiungendo che se fosse lui il sindaco di Napoli, inizierebbe dal costruire campetti di calcio nelle periferie, per permettere ai giovani di “distrarsi” dalla malavita praticando sport.

Si è parlato subito dopo della possibilità di cedere il San Paolo al Calcio Napoli. Ha quindi preso parola Ciro Borriello:

“Da parte nostra c’è sempre stata la massima interlocuzione. Non riusciamo ad avere un dialogo concreto. Noi vogliamo affidarlo, ma non c’è mai arrivata una proposta concreta. Nel 2015 il Calcio Napoli presentò un progetto di fattibilità su cui noi ci siamo espressi con delle osservazioni. Poi il dialogo fu interrotto. Al momento il Calcio Napoli affitta lo stadio come si fa con i campetti di periferia, pagando di volta in volta. Noi abbiamo trovato delle soluzioni, che sono state anche condivise, ma siamo in una fase altalenante nei rapporti, siamo nel punto basso, questa è la verità. Se De Laurentiis vuole lo stadio, può prenderlo perchè è previsto dal regolamento. Non avremmo l’esigenza di fare un bando, ma potrebbe essere dato liberamente alla squadra cittadina”.

Si è concluso l’incontro con un video dei tifosi azzurri che cantano dalla Curva B “Un giorno all’improvviso” insieme ai giocatori nell’ultima di campionato, Napoli-Crotone.

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Scritto da
Gaia Martino