Aurelio ordina: «Sei punti». Il patron non ama gli alibi, e giovedì nel rapido saluto alla squadra ha avvertito tutti: «Mi raccomando, non finiamo troppo sotto». Prima di assolvere giocatori e tecnico vuole chiudere il campionato con due vittorie senza perdere altro terreno
Ad Aurelio De Laurentiis gli alibi non piacciono, ed anche a rischio di sembrare troppo fiscale vuole che il suo Napoli faccia il miglior campionato possibile, poi si punterà il dito contro i favori alla Juventus, che hanno condizionato il torneo. Però l’imperativo è non finire a distanze siderali dalla prima in classifica, che salvo sorprese
«Potremo dire che lo scudetto ci è stato rubato se arriveremo a sei punti da loro – è stato il ragionamento di De Laurentiis giovedì in conferenza a Castelvolturno – ci hanno preso otto punti? Allora non facciamo in modo di arrivare più lontani. Poi potremo dire che ci hanno rubato lo scudetto». Il riferimento è agli episodi clamorosi che hanno favorito la prima in classifica: Cagliari, Lazio e Inter, in particolare. Si capisce perché il presidente azzurro è molto attento a queste ultime due giornate. Il Napoli è attualmente a sei punti dalla Juventus, e dando per scontate altre due vittorie dei bianconeri, bisogna vincere domani con la Sampdoria e domenica al San Paolo col Crotone. Chiudendo il torneo al secondo posto con sei punti, si potrebbe ufficialmente “recriminare” contro gli errori arbitrarli a favore della squadra di Allegri. Però non bisogna perdere altro terreno. De Laurentiis ci tiene e lo ha detto alla squadra. Ieri nel breve saluto ai giocatori a Castel Volturno è stato chiaro: «Mi raccomando, non perdiamo altro terreno. Vinciamo queste ultime due, chiudiamo in bellezza», il senso delle parole del presidente. Del resto finire secondi, ma a otto o nove punti, significherebbe avvicinarsi – grossomodo – più al terzo posto che al primo. E in effetti a quel punto l’attacco alla Juventus non avrebbe più molto senso. De Laurentiis è fiero del campionato del suo Napoli. Anche lui voleva lo scudetto, ma finire dietro attaccati a una Juventus obiettivamente superiore sarebbe un risultato straordinario. Vanificare tutto nelle ultime partite, alle ultime due curve, scivolando all’indietro vanificherebbe – in parte – quanto di buono fatto. Tutti ricordano le critiche a Benitez e Mazzarri per le distanze siderali dalla Juventus. Sarri, invece, ha il compito di fare meglio, a partire dal record di punti, sempre più a portata di mano.
FONTE: IL ROMA