PAGELLE+%26%238211%3B+Azzurrini+corsari+in+Ucraina%3A+Zerbin+e+Gaetano+letali%2C+Schaeper+ed+Esposito+baloardi%21
spazionapoliit
/2017/09/13/pagelle-shakthar-napoli-primavera/amp/
Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news

PAGELLE – Azzurrini corsari in Ucraina: Zerbin e Gaetano letali, Schaeper ed Esposito baloardi!

Vittoria importantissima per il Napoli Primavera che sbanca Charkiv per 1-2 battendo a domicilio il quotato Shakthar Donetsk. Il successo porta le firme di Gaetano e Zerbin, ma tutta la squadra azzurra lotta e combatte, addirittura in 9 contro 11, per potare a casa i primi tre fondamentali punti in questa Yuoth League. Di seguito le pagelle dei partenopei.

I VOTI:

SCHAEPER 7 – Abbastanza inoperoso per tutto l’arco del match, poi piazza la parata che salva il risultato. Anzi, doppia parata. Sì, nel finale l’estremo difensore azzurro prima sventa un tiro dal limite di Kholod, poi compie un vero miracolo sulla ribattuta ravvicinata di Kryskiv ritrovando la posizione con un balzo felino. Su i tre pesantissimi punti portati via dall’Ucraina ci sono aggrappate le salde mani di Schaeper. Sarracinesca.

SCHIAVI 7 – Esperienza, gamba e qualità. Il terzino nativo di Vietri sul Mare mette a disposizione della squadra tutte le sue caratteristiche. Sempre puntuale in appoggio, copre bene in difesa nonostante un finale in sofferenza. Chiude la gara con i crampi, ma quasi non ce ne si accorge. Sicurezza.

ESPOSITO 7.5 – Un muro, maestoso ed invalicabile. Il centrale azzurro lotta, chiude, spazza, imposta e richiama i compagni. Dovunque c’è un pericolo lui arriva e risolve. Impressionante anche per personalità e tranquillità nella gestione del pallone. Mezzo voto in meno per l’espulsione, più che evitabile nel finale per una scaramuccia con un avversario, e per l’intervento da rigore non sanzionato dall’arbitro che onestamente pareva esserci. Un peccato veniale che però poteva costar caro. Peserà la sua assenza nel prossimo match di Youth League. Baloardo.

SENESE 6 – Si comporta bene, sempre stretto con Esposito per chiudere tutte le traiettorie e gli spazi. Quando in difficoltà trova sempre nel compagno di reparto un valido alleato. Sua la sbavatura che porta alla rete ucraina, con Kulakov che gli sfugge alle spalle. Nel complesso buona la sua prova. Convincente.

SCARF 6 – Svolge bene il suo compito, appoggia spesso la manovra ed è attento in fase di copertura. Soffre parecchio nel finale, ma dal suo lato c’è Kashchuk che dimostra di essere il vero talento della ‘cantera’ ucraina. Tatticamente, però, dimostra di essere sempre sul pezzo. Scolastico.

BASIT 6.5 – La sua dote migliore è il recupero palla, cosa che esegue con maestria. Cerca di non strafare affidandosi alle geometrie di Otranto: scelta saggia. Arriva anche un paio di volte in zona gol, ma gli manca il guizzo che poteva chiudere anzitempo il match. Sostanza.

OTRANTO 7 – Tutte le azioni del Napoli passano dai suoi piedi. Tranquillità e visione di gioco, velocizza la manovra toccando il pallone di prima. Lo Shakthar compie il delitto di lasciarlo, soprattutto nel primo tempo, libero da marcatura; e lui punisce gli avversari ogni volta che può. Nella ripresa, con la squadra in inferiorità numerica, mette da parte il fioretto e sfodera la sciabola, dimostrando di saperci fare anche con quella. Provvidenziale alcune sue chiusure al limite dell’area. Indispensabile.

MICILLO 6.5 – L’equilibratore della squadra. Sempre a disposizione dei compagni, quando serve un appoggio sicuro lui c’è. In alcuni casi gli manca un po’ di tranquillità per gestire al meglio il pallone, ma nel complesso svolge ottimamente il suo compito. Tattico.

MEZZONI 6 – È l’ultimo arrivato e si vede. Deve ancora inserirsi negli schemi di mister Saurini, ma lascia comunque intravedere le sue qualità. Fisico e corsa a disposizione della squadra, aiuta anche molto i compagni in fase di copertura. Va pure vicino al gol su imbeccata precisa di Gaetano, ma gli manca il guizzo con il mancino. Ancora da scoprire. (Dal 61′ PALMIERI 5 – Il suo ingresso serve per dare la spallata decisiva allo Shakthar e invece con un’ingenuità rischia quasi di compromettere il match. Subisce la prima ammonizione essendo in panchina, e la seconda con un intervento scomposto. In un paio di scatti dimostra, comunque, tutte le sue qualità da attaccante di razza. Più tranquillo, ragazzo).

GAETANO 7 – Gioca in un ruolo non suo, da falso nueve, e all’inizio ha non poche difficoltà con i possenti difensori avversari. Poi capisce che può eludere la loro marcatura allargandosi e puntandoli partendo dalla fascia. E così fa nell’occasione della rete: un gioiello di rara bellezza frutto di tecnica, visione e cazzimma. Sfrutta anche la posizione non perfetta del portiere dello Shakthar. Mette lo zampino anche nel gol di Zerbin calciando la punizione che porta alla rete. Gioiello. (Dal 86′ SGARBI S.V. – Esordio in azzurro per l’attaccante classe 2001. Entra nel finale con il Napoli in piena sofferenza, prova a dare il suo contributo portando il pressing sugli avversari).

ZERBIN 7 – Un altro calciatore rispetto alla passata stagione. Più inserito nei meccanismi e più sicuro delle sue qualità. L’esterno arrivato dal Gozzano si è sbloccato e il Napoli affida a lui le chiavi delle azioni offensive. Quando è in possesso di palla dà sempre l’impressione di essere pericoloso con dribbling ubriacanti, assist o tiro in porta. Suo il sigillo, di petto, sfruttando una punizione di Gaetano, che porta i tre punti in casa partenopea. L’arma in più. (dal 79′ MANZI S.V. – Entra nella bagarre finale dando il suo contributo per respingere gli assalti ucraini).

SAURINI 7 – Ottima personalità del Napoli al cospetto di un avversario sulla carta favorito. Eppure gli azzurrini sanno sempre cosa fare, soffrono quando devono e colpiscono quando necessario. Ottime anche alcune azioni che prevedono sempre il fraseggio e l’improvvisa verticalizzazione. Finalmente la squadra ha una sua identità e la mano dell’allenatore si vede. Condottiero.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Pasquale Giacometti

FOTO IN EVIDENZA: SSC Napoli

Articolo modificato 13 Set 2017 - 16:36

Share
Scritto da
Pasquale Giacometti