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ESCLUSIVA – Maggio, permanenza più vicina ma non scontata: l’agente ha incontrato Giuntoli un mese fa

Tra la calura e le piogge improvvise a Dimaro si fa fatica a raccapezzarsi. Il clima dà quell’impressione che tutto possa repentinamente cambiare, mandando tutti nel pallone. Metafora calcistica della vita. Perché qui in Val di Sole tra le file del Napoli c’è qualche elemento che, questa situazione, la vive quotidianamente.

Da un lato i rassegnati, sicuri partenti che ormai s’allenano in disparte, senza neppure troppa verve. Sono Strinic, Zapata e Leandrinho. Hanno messo l’anima in pace: andranno via. E dopo i titolari e i certi di una permanenza nella nuova stagione, che s’allenano ma trovano il tempo per spassarsela, c’è chi, il suo futuro, non lo conosce ancora.

Come Christian Maggio, in bilico da ormai diverso tempo. La sua situazione è oscura ai più, persino a se stesso. Lui intanto si allena con impegno e determinazione e riscuote i favori dello staff di Sarri. Non solo: è stato schierato titolare in tutte le tre amichevoli disputate dal Napoli sinora.

Sul mercato dei terzini Giuntoli e soci sono immobili. Certo, Mario Rui può andare a destra in maniera forzata, però la sensazione è che il solo portoghese non basti a far rifiatare Hysaj e Ghoulam nell’arco di una stagione.

E dunque si va verso una permanenza. Almeno questo è quanto emerge dall’occhio vigile di chi segue gli allenamenti a Dimaro. Tifosi, addetti ai lavori. Maggio viene tenuto in considerazione, in allenamento, in partitella, in amichevole.

Però aggiornamenti tra le parti in causa, la società e l’entourage, non si registrano. L’ultimo incontro con l’agente Massimo Briaschi risale ad un mese fa. Un faccia a faccia con Giuntoli nel quale non fu paventata mai la cessione di Christian. Il Napoli, infatti, non ha mai notificato né al procuratore e né al ragazzo la volontà di cederlo. Segnali che indicano un’unica direzione: la permanenza.

Le proposte sul tavolo, però, non mancano. Il Verona, su tutti, vigila. E se il Napoli vuole davvero tenerlo, come palesato dal presidente e confermato dalla volontà del ragazzo (“Mi sento bene e ho voglia di dare il mio contributo”), farebbe bene a muoversi per tempo con l’entourage. Anche perché lo stesso agente mantiene i contatti con le pretendenti, studiando la soluzione adatta al calciatore.

Vittorio Perrone
Inviato a Dimaro (TN)

 

Vittorio Perrone, Cristiano Corbo, Antonio Manzo e Luca Forte

Articolo modificato 22 Lug 2017 - 16:02

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Vittorio Perrone