Giaccherini%2C+le+difficolt%C3%A0+per+la+cessione+sono+riconducibili+ad+una+ragione+ben+precisa
spazionapoliit
/2017/07/20/giaccherini-le-difficolta-per-la-cessione-sono-riconducibili-ad-una-ragione/amp/

Giaccherini, le difficoltà per la cessione sono riconducibili ad una ragione ben precisa

Per smuovere il mercato in entrata è necessario sacrificare una pedina e liberare un posto in rosa. Il nome più indicato e che meno rientra nel progetto tattico del Napoli sembra essere Emanuele Giaccherini. Un’avventura, la sua a Napoli, meno felice delle precedenti.

Solo 19 presenze (16 in Serie A, 1 in Coppa Italia, 2 in Champions League) in cui ha evidenziato una discreta difficoltà ad entrare appieno nella logica tecnico-tattica degli azzurri, al di là dello scarno bottino di 2 gol realizzati.

Dopo una buona stagione con la casacca rossoblù del Bologna e soprattutto dopo gli ottimi spunti offerti ad Euro 2016,  l’esterno si è guadagnato la fiducia del Napoli, che lo ha acquistato nell’estate 2016 per 2 milioni di euro.

Quello che pesa, però, oggi, non è l’uscita economica relativa all’acquisto del calciatore, quanto il valore del contratto triennale che il calciatore ha firmato a suo tempo: 1,5 milioni di euro a stagione, fino all’estate del 2019.

Questo il nodo della vicenda: Giaccherini ha un ingaggio pesante, troppo pesante per i club che gradirebbero le sue prestazioni. Il Napoli dovrebbe pagare parte dello stipendio del giocatore, così da incentivare un acquisto da parte delle pretendenti. Oppure dovrebbe essere il calciatore a ridurre le proprie pretese di ingaggio per trasferirsi in una realtà che gli lascerebbe più spazio.

La questione non è facile da risolvere. Resta chiaro che la ricerca di un altro esterno oltre a Ounas, la corte vana fatta all’Osasuna per Berenguer (poi arrivato al Torino), la suggestione Chiesa sono indizi chiari che la società non punta più sulle giocate del folletto di Bibbiena.

Share
Scritto da
redazione