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Mertens: “Il progetto Napoli mi ha convinto a restare, Sarri e ADL vogliono vincere. Obiettivi? Possiamo fare grandi cose se restiamo uniti”

L’attaccante belga Dries Mertens, assoluto protagonista dell’ultima stagione conclusa dal Napoli, ha rilasciato un’ampia intervista ai colleghi de La Gazzetta dello Sport. Queste le sue dichiarazioni, raccolte ed evidenziate dalla nostra redazione.

Terzo posto. “Abbiamo fatto 84 punti, espresso il miglior gioco e battuto record, ma alla fine non abbiamo vinto niente. Sono stupito della mia stagione, ma il gioco di Sarri ti spinge a fare queste cose; con l’infortunio di Milik Sarri ha avuto questa intuizione, credo che nemmeno lui si immaginava che potessi rendere tanto. Inoltre non avevo mai giocato con questa continuità: nelle mie prime tre stagioni, se anche segnavo una doppietta, la domenica dopo ero in panchina. Questo non mi dava la gioia di continuare”.

Sarri. “Ha fatto tanto per me, non so se riuscirei a giocare punta centrale con un altro allenatore. Il suo gioco esalta tutti gli attaccanti, si veda Insigne e Callejon. Tornare a giocare sulla fascia? Non mi farebbe piacere, ma lo farei: se credi in un allenatore devi accettarne le decisioni”.

“Ciro” e Napoli. “È una cosa simpatica, a me piace Napoli. Certo, a volte è difficile perché vorresti un po’ di intimità ed invece c’è sempre qualcuno che vuole una foto o un autografo. Quanti abitanti ha Napoli, un milione? Penso che allora ogni abitante avrà una foto con me. Ho deciso di rimanere per via del progetto, con Sarri nessuno è voluto andar via perché è un piacere con lui. Possiamo fare grandi cose se restiamo uniti. Distacco dalla Juve? Hanno comprato Pjanic e Higuain, hanno qualità e comprano i migliori; noi dobbiamo percorrere una strada diversa”.

Obiettivi. “Se dovessimo vincere sarà la vittoria della squadra, perché noi non abbiamo fuoriclasse. Il mio obiettivo è anche la classifica cannonieri: mi è dispiaciuto essere arrivato secondo per un gol. Chi dice che non guarda la classifica cannonieri è un bugiardo. Abbiamo perso contro la Juve ed il Real, ma in alcuni momenti siamo stati sfortunati e contro il Real fummo troppo rispettosi: se dovessimo rincontrarli non finirà allo stesso modo, abbiamo imparato la lezione. Quest’anno possiamo far male a tante squadre, anche in Champions League”. 

Higuain. Higuain e Dybala hanno segnato meno di me ed Insigne? Intanto loro hanno vinto. Gonzalo sa fare la differenza: mi spiace sia andato via, ma senza la sua cessione io non sarei mai diventato centravanti”.

ADL. “Devo dire che il presidente De Laurentiis ha capito il valore di questa squadra, facendo dei sacrifici dimostrando che vuole vincere. Adesso tocca a noi”.

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