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PAGELLE – Il Napoli crolla con il Milan e dice addio ai playoff: Marfella eroe, ma i due gol rossoneri sono suoi errori

PAGELLE NAPOLI MILAN PRIMAVERA/ Una sconfitta pesante, e sostanzialmente meritata. Il Napoli esce perdente dal big match della 23^ giornata del Campionato Primavera, battuto per 1-2 dai pari età del Milan. Il tonfo interno infatti chiude tutte le speranze ai partenopei di conquistare la zona playoff, obiettivo che invece i rossoneri vedono vicino più che mai. La squadra di mister Nava ha qualcosa in più, sul piano del gioco e della qualità dei singoli. E oggi a Sant’Antimo la differenza s’è vista. A decidere le sorti dell’incontro sono stati i due terzini rossoneri: Zucchetti e Hadziosmanovic, il primo con un cross sbagliato e il secondo con un cucchiaio dai 35 metri con Marfella fuori dai pali. Della Corte nel finale riaccende le speranze ma la rimonta non riesce.

PAGELLE NAPOLI MILAN PRIMAVERA, I VOTI DEGLI AZZURRINI:

MARFELLA 6,5 – Croce e delizia. Nell’arco del match viene più volte chiamato in causa e la risposta è la solita: da campione. Prima neutralizza il mancino di Tsadjout, poi su supera due volte compiendo autentici miracoli negando la rete a Cutrone. Prima su una girata al volo del bomber rossonero e poi su un tiro ravvicinato. La prestazione sarebbe da 8 pieno, peccato che poi le due reti del Milan siano macchiate da due suoi errori. Si fa scavalcare dal cross (sbagliato) di Zucchetti e nella ripresa subisce un cucchiaio da circa 35 metri da Hadziosmanovic. Un Marfella un versione Penelope, prima fa e poi disfa.

SCHIAVI 6 – Dal suo lato stravince il duello con il dirimpettaio Zucchetti, che si fa notare “soltanto” per il cross sbagliato che si trasforma in gol sul finale del primo tempo. Ma la prova del terzino azzurro è solida, anche se sbaglia qualche pallone in uscita che poteva costar caro. Da apprezzare anche qualche sua discesa. Su una di queste pennella un cross preciso per Russo, ma il colpo di testa dell’attaccante è preda di Guarnone.

MILANESE S.V. – Esce dopo soli 13 minuti a causa di uno scontro di gioco. Ci si augura che non si tratti di niente di serio. (dal 13′ GRANATA 6 – Il capitano parte dalla panchina e fa capire subito che passare dalle sue parti sarà un’impresa. Duro quando serve, non tira mai indietro la gamba e in qualche occasione ci mette la proverbiale pezza. Talvolta elegante quando esce palla al piede dalle retrovie. Cutrone mette in difficoltà la difesa azzurra, ma lui non demerita).

ESPOSITO 5,5 – Tra i due centrali è quello che soffre di più. Tsadjout gli va via un paio di volte sulla profondità, Cutrone lo mette in difficoltà dal punto di vista fisico. Nel complesso regge bene l’urto della superiorità fisica rossonera. Provvidenziale un suo salvataggio su tiro a botta sicura di Zanellato.

D’IGNAZIO 6 – Dalle sue parti non si passa, il Milan non riesce a sfondare nonostante un Hadziosmanovic in forma smagliante. Manca, però, il suo apporto in fase offensiva dove la squadra fatica a costruire gioco.

BASIT 5,5 – È l’unico del centrocampo azzurro a tenere il ritmo, e soprattutto botta, al potenziale fisico del Milan. Randella quando può, intercetta anche un paio di palloni interessanti. Il problema, però, sta nell’impostazione. Troppi appoggi sbagliati, troppe palle perse in fase di uscita dalla retroguardia. Su una di queste occasioni Zanellato lo anticipa e mette Cutrone a tu per tu con Marfella, solo un grande intervento del portiere azzurro evita la rete rossonera.

OTRANTO 5 – Il Napoli soffre soprattutto in mezzo al campo, il Milan vince tutti i duelli individuali e lui viene risucchiato dal gioco rossonero. Non riesce mai a farsi notare, anche perché non aiutato dai movimenti dei compagni. I suoi lanci sono spesso preda della difesa avversaria. Pesa come un macigno il pallone perso al limite dell’area del Milan su un calcio d’angolo a favore, dalla cui ripartenza nasce la rete del raddoppio di Hadziosmanovic.

ACUNZO 5 – Per lui vale lo stesso discorso fatto per Otranto. Il Milan fa girare più velocemente il pallone e lui non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco. Fisicamente soffre la superiorità degli avversari. Esce nella ripresa per far spazio a Gaetano (dal 51′ GAETANO 6 – Il gioiello classe 2000 entra a partita in corso a causa di un problema fisico che l’ha tenuto ai box durante la settimana. Si fa subito apprezzare per un paio di spunti in dribbling, peccato che la squadra oggi non giri e le sue azioni vengano vanificate).

LIGUORI 6 – Degli attaccanti azzurri è quello che si mette più in mostra. Arriva al tiro in almeno due occasioni andando vicino al bersaglio grosso nel primo tempo dopo un bello spunto di Zerbin, il suo tiro mancino diretto a rete viene salvato da Bellodi in scivolata. Parziale soddisfazione al termine del match sono le parole di Stefano Nava, che lo definisce un vero talento sempre rapido ed effervescente (dal 66′ DELLA CORTE 6,5 – Entra bene in campo. Ha voglia di spaccare il mondo e si vede. Sbaglia un appoggio abbastanza semplice vanificando un’azione partenopea, poi si riscatta alla grande con la rete che riapre il match. Riceve palla, salta Bellodi come se fosse un birillo e alla fine fulmina Guarnone con un destro potente. Nell’arco della stagione, forse, avrebbe meritato qualche chances in più).

RUSSO 5,5 – Molto volenteroso, come al solito, si muove su tutto il fronte d’attacco interpretando il ruolo del centravanti che, però, non gli appartiene. Lui fa quel che può venendo infine inghiottito dalla retroguardia del Milan. Prezioso il suo lavoro sporco e alcuni recuperi a centrocampo. Pesa sulla prestazione il calcio d’angolo battuto male nella ripresa da cui nasce la rete del raddoppio milanista.

ZERBIN 5 – Continua il periodo no dell’attaccante ex Gozzano. Gioca prima partendo da sinistra, poi si scambia il ruolo con Russo e passa al centro, ma la musica non cambia. Sembra avulso dalla manovra, quando gioca il pallone appare spaesato. Il risultato è che porta troppo la sfera che gli viene inesorabilmente portata via. Da recuperare.

SAURINI 5 – Il Napoli perde nettamente. Il Milan è sembrata una squadra superiore dal punto di vista tecnico, fisico e tattico. Lui può poco davanti alla supremazia degli avversari. Il vero rammarico sta nel non aver centrato l’obiettivo playoff avendo gettato al vento punti con squadre nettamente alla portata. Questa Primavera aveva la forza e la qualità per centrare le final eight: obiettivo fallito per la terza stagione consecutiva.

Dai nostri inviati al centro sportivo di Sant’Antimo: Pasquale Giacometti e Vittorio Perrone

Articolo modificato 8 Apr 2017 - 20:12

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Scritto da
redazione