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Attacca, difende, corre per quattro e compie sempre la scelta giusta: il migliore in campo per SpazioNapoli è…

Individuare il calciatore più iconico del Napoli di Sarri è impresa ardua. Hamsik è leader, capitano e capopopolo consumato. Epperò la fortuna, talvolta, è di chi vive nell’ombra: a voler trovare un calciatore realmente insostituibile, si potrebbe riuscire: José Callejon. Come sarebbe anche solo possibile pensare di privarsi di uno così? Non a caso Calletì è l’azzurro dal minutaggio più alto, quello che ha calcato per più tempo il terreno da gioco. D’altronde giocare in 14 è più facile per tutti. Sì, Callejon non è un calciatore come gli altri. A dire il vero non siamo sicuri neppure che sia umano. Un mutante, un alieno, un robot forse. Incarna quattro uomini diversi sul terreno da gioco, corre a perdifiato (quanti polmoni ha?) senza mai perdere la lucidità. Compie sempre la giocata giusta: è questo il suo pregio migliore. O forse è l’incredibile duttilità, la capacità di spalleggiare Hysaj in copertura e di fare centro dieci secondi più tardi. Che bellezza Callejon. 

Quasi ti fa innamorare del calcio come solo i migliori sanno fare. La partita del sette azzurra è tutta nella capocciata dell’ultimo quarto d’ora: palla nel sacco, 1-0. Decimo goal stagionale a corredo degli undici assist già forniti. Una forza della natura. Tanti i calci incassati (qualche volta accentua, vero, ma le botte sono reali), enorme la capacità di risollevarsi. E poi fa s’aggiunge alla fase difensiva, fa il terzino destro quando Hysaj rimedia il secondo giallo. Coltellino svizzero pronto a qualsiasi uso: gli aggettivi, ormai sono sicuri. Forse uno è rimasto: migliore. Sì, siamo sicuri: Josè Callejon è il migliore in campo di Napoli-Fiorentina. C’è il suo zampino sulla qualificazione, c’è il suo zampino in ogni trionfo del Napoli. D’altronde in 14 si gioca meglio.

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Scritto da
Vittorio Perrone