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MERTENS GOL/ C’è chi trentasei reti le ha fatte in un anno; chi dieci in tre mesi; chi invece segna sette gol in sette giorni. Otto in tre partite e fa dieci in campionato nel giro di due settimane. Non stiamo giocando a Fifa. Chiamatela follia, chiamatela pazzia: chiamatelo Dries Mertens.

MERTENS GOL, QUANDO DRIES SUPERA DRIES

Mertens gol, meno di trenta minuti per annichilire un Torino letteralmente travolto. Il belga, in uno stato di forma che definire fantastico sarebbe poco, sembra essere posseduto da una forza inquantificabile. Il belga ha dato spettacolo, partecipando, nelle ultime due partite, a otto gol: sette li ha realizzati, uno l’ha propiziato. Un fuoco che arde. Sarri ha trovato un nuovo fenomeno o, per meglio dire, lo ha inventato: non sapeva fare il centravanti – diceva qualche solone, presto smentito in soli sette giorni. Infatti i giusti meriti vanno anche al tecnico che ha saputo cucirgli addosso un abito che non era il suo e che poi ha saputo indossare con grazia e leggerezza.

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Tornando ai numeri: nel 2013-2014, alla prima stagione in azzurro, il belga segnò undici reti in campionato: ora, a metà campionato, è a quota dieci. Mostruoso. Nelle altre due stagioni, 2014 e 2015, Dries in Serie A ha segnato cinque e sei gol. Quest’anno è esploso, anche per una serie di fortunate coincidenze ma soprattutto grazie al cristallino talento che, a ventinove anni, è venuto tutto fuori e al momento giusto.

MERTENS GOL, IL BELGA A CACCIA DI RECORD

Oltretutto il belga ha stabilito anche un nuovo record. È infatti dal 1994/1995 che un giocatore, in Serie A, non segnava due triplette consecutive. Dries si è anche superato, calando il poker. Ancora: la sua è tra le cinque triplette più veloci della storia, realizzata in nove minuti.

Come lui hanno fatto Valentino Mazzola (2′ nel 1947),  Pietro Anastasi (5′ nel 1975), Va Basten (7′ nel 1992), Trezeguet (10′ nel 2006). Poi con Pietro Anastasi, ora è duello: l’ex Juve negli anni ’70, realizzò dieci reti in sole nove partite. Mertens ha già fatto di meglio con una partita ancora da giocare prima della sosta. Ed ancora, per chi gradisce: al San Paolo anche Beppe Savoldi aveva realizzato un poker, ma era il 1977.

Infine il Napoli, senza l’attaccante tanto decantato, ha il miglior attacco della Serie A con trentasette reti, venticinque delle quali portano la firma dei quattro in avanti, Milik compreso. Gli azzurri hanno finalmente trovato la rotta. Non provate a chiedere chi guidi, la risposta sarebbe scontata. Folle, magnifico, immenso Mertens. 

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