Non dispiace incassare 90 milioni, reinvestirne anche di più, allungare gli orizzonti della squadra. Il campionato dirà se sono stati spesi bene, se Sarri ha saputo allevare giovani di talento, se c’è stata fusione tra vecchi e nuovi. Bisogna però capire perché il Napoli non sia stazione di arrivo ma di transito, perché da Napoli i personaggi vogliano fuggire. Mazzarri, poi Benitez. Lo stesso per i bomber: Lavezzi, Cavani, Higuain.
Corbo parla anche della politica degli acquisti: “Non si è mai capito se gli acquisti siano stati graditi o subiti da Sarri. Qualcosa non ha funzionato. Comunicavano poco. Si sapeva che era dubbia la permanenza di Higuain. Bisognava dalla primavera bloccare quindi un attaccante di qualità, e mollare Gabbiadini scontento e incompreso. La soluzione è stata raggiunta alla fine: il giovane Milik. E Gabbiadini? Prima affidato al suo agente perché lo vendesse in Inghilterra, poi confermato dopo il no di Kalinic e il folle costo del ventottenne Pavoletti. Vero, sono arrivati giovani di talento, ma giovani, insiste Sarri. Milik e Zielinski, Diawara che si è rivelato a Torino, Maksimovic e Rog presto, una delusione solo Giaccherini, esausto come Chiellini e Insigne dopo gli stressanti e ingloriosi Europei con Antonio Conte. Mercato interessante, ma non è stato chiaro il programma. Napoli competitivo subito o nel tempo?”
Comincia un ciclo lungo, proiettato verso integrazione, conferma e crescita dei giovani per puntare al vertice, o il Napoli sarà ancora un traguardo volante, un successo effimero dei migliori che lo tagliano per poi sparire nella nebbia? Esempio: scatta la clausola anche per liberare Milik, Koulibaly e Diawara, altri? Il Napoli compra per vincere o per far poi cassa? C’è una terza via: far coincidere profitto e scudetto. Dipende dal pieno accordo tra De Laurentiis e Sarri. La Juve dimostra che è possibile: elevare i fatturati e far maturare la squadra nella ricerca ostinata della vittoria, dei cambi di formazione e modulo in corsa. Il bel gioco da solo è una ossessione. Si è visto: ancora una volta a Torino ha vinto il peggiore.”