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Higuain, il fratello rincara la dose: “Dopo l’aggressione, nessuno del club ci chiamò. Simeone è un grande”

Non esita ad acquietarsi la polemica innescata due giorni fa da Nicolas Higuain. Anzi: il fratello e agente del calciatore, in un’intervista concessa a Radio Marca, rincara la dose. E lo fa richiamando la memoria ad un episodio accaduto ormai più di un anno fa.

Dopo aver ribadito che il Napoli ha il diritto di chiedere l’intero importo della clausola di rescissione per un’eventuale cessione, e che allo stesso tempo il giocatore non ha intenzione di firmare il rinnovo, il procuratore dell’argentino conferma che in ogni caso resterà a Napoli fino alla scadenza del contratto. E il futuro? “Simeone è un grandissimo allenatore, che negli ultimi tre anni ha portato l’Atletico a disputare due finali di Champions. Anche Sarri lo è, comunque. Simeone, Guardiola o Conte? Vedremo in futuro da chi potrà essere allenato Gonzalo”.

 

E poi l’episodio risalente alla partita con la Lazio dello scorso campionato: “Dopo la partita, l’auto sulla quale mi trovavo con Gonzalo e nostra madre, fu aggredita da un gruppo di tifosi del Napoli. Per fortuna non ci furono conseguenze negative, ma all’epoca nessuno della società fece il buon gesto di chiamarci per sapere cosa era accaduto”. Ulteriore astio quindi, nei confronti del club. E a questo punto una domanda sorge spontanea: perché ripescare solo ora quest’episodio e non farlo presente già all’epoca dei fatti? A questo punto sembra evidente un interesse sotteso alla cessione del calciatore. Seguiranno aggiornamenti. Perché la vicenda sembra tutt’altro che conclusa.

Articolo modificato 30 Giu 2016 - 12:24

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