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Solo un pari al San Paolo ma non si parli di occasione sprecata. Ora a Firenze per ritrovare certezze e lucidità

Il Napoli pareggia con il Milan, un punto che non dà nulla ad entrambe le squadre: gli azzurri restano sulla scia della Juventus, a meno uno dall’attuale capolista. È stata una partita strana, dominata per lunghi tratti, con una squadra all’arrembaggio ed un’altra che ha giocato di rimessa. Il Milan è la storia del calcio italiano e mondiale e, come confermano le parole di Donnarumma, il pareggio è stato considerato un ottimo risultato in casa rossonera. Questa è la certificazione che ormai il Napoli è una grande squadra che impensierisce chiunque. Ma, al San Paolo, è stata un’occasione sprecata? 

Ragionando potrebbe sembrare di sì: la Juve ha pareggiato a Bologna, una prova incolore dei bianconeri, sarebbe il caso di dire. Il Napoli aveva la possibilità di effettuare il sorpasso ad una settimana esatta dalla sfida persa allo Stadium. Gli azzurri hanno abituato tutti bene, molto bene: cazzimma e concentrazione le chiavi tattiche di una squadra che ora, forse, sta cominciando a pagare le fatiche di questi mesi al cardiopalmo e fatti tutti di corsa, senza fermarsi a respirare nemmeno un minuto. Anche col Milan è mancato un minimo di concretezza in più: tanto gioco, tanto possesso, tante occasioni ma poche veramente pericolose e clamorose. I rossoneri hanno giocato bene, chiudendo gli spazi e tenendo bene soprattutto in difesa. Insomma, sarebbe il classico treno che passa e che tu puntualmente perdi. Forse, in questa stagione, non era mai successo. Il Napoli aveva saputo sfruttare ogni occasione giusta per muovere un passo in più. Non con il Milan, la corsa resta ancora lunga.

Infatti, sarebbe davvero prematuro parlare di una squadra che issa bandiera bianca a febbraio, considerando che gli azzurri sono reduci da un tour de force più intenso del solito, in un mese di febbraio che sta per finire e che è stato di una intensità fuori dal normale. La domanda però, decisamente la più importante, è un’altra: mentalmente il Napoli c’è ancora? Ragionando con raziocinio la risposta è si: sarebbe da arrendevoli, non da grande squadra ammettere una situazione del genere e sicuramente Maurizio Sarri e i suoi ragazzi non saranno di questa idea. Perché, se costringi il Milan ad accontentarsi del pareggio, se vai a Torino e blocchi la Juve, se vai in Europa e perdi su un calcio piazzato, qualcosa pur sempre vorrà dire. Piuttosto il Napoli sta pagando la stanchezza, fisica ma soprattutto mentale. Ed è proprio lì che emerge il gruppo, che risalta la grande squadra. Un punto nelle ultime due di campionato, sembra quasi di rivivere l’inizio di stagione, con la differenza che quel Napoli era una idea, questo una splendida realtà che ha cominciato a gettare le basi in questi mesi, incantando. Testa ai prossimi impegni: il Napoli sul treno dello Scudetto è salito, la Juve è avvisata. Si canta vittoria a maggio, non a febbraio ed è sempre bene sottolinearlo. Al San Paolo che serva da lezione, ma non si parli di occasione sprecata. E sulla condizione mentale le risposte arriveranno, subito. Perché al Franchi, contro la Fiorentina, una vittoria può valere più di tre punti e può far ritrovare, nel caso qualcuno avesse perso qualcosa, quelle certezze che hanno accompagnato un intero gruppo in vetta al campionato. 

GENNARO DONNARUMMA
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Articolo modificato 23 Feb 2016 - 01:13

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Scritto da
redazione