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Questione di gol, l’Hellas chiama a gran voce Toni ma il Napoli di Higuain è pronto a rispondere

Questione di bomber, questione di gol. Così diversi ma così talentuosi, dalla carriera forse diametralmente opposta, seppur ugualmente contornata da prestazioni da standing ovation, innumerevoli e splendide reti ma soprattutto l’amore dei propri tifosi. Luca Toni e Gonzalo Higuain sono il simbolo di Hellas Verona e Napoli che domenica mattina si sfideranno al “Bentegodi”. Obiettivi più che diversi per i due club, così come la classifica: piani altissimi per gli azzurri ed incubo dei bassifondi per gli scaligeri, chiamati ad una prova di forza davanti ad una delle favorite per a vetta, in uno dei momenti più difficili della stagione.

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si focalizza sui due bomber che, così come le rispettive squadre, stanno vivendo momenti molto diversi. Toni è reduce da un lungo stop per infortunio al ginocchio ma i ricordi tinti di azzurro sono dolci: proprio lo scorso anno la doppietta che segnò la caduta del club partenopeo proprio a Verona, sotto i colpi inflitti dal veterano bomber. In settimana è tornato ad allenarsi a Peschiera ma il dubbio di Mandorlini è amletico: rischiarlo e mandarlo in campo contro il Napoli o tenerlo in panchina? Il cuore direbbe gettarlo nella mischia, la mente sceglierebbe il riposo. Ciò che prevarrà lo sapremo soltanto domenica.

Per il Pipita invece, è un magic moment: protagonista con la Nazionale argentina con la quale ha ritrovato la maglia da titolare e con il Napoli, è tempo di non fermarsi. Anche se il tour de force si fa sentire, anche se gli impegni fino a Natale saranno tantissimi ed importantissimi. A Verona avrebbe potuto rifiatare ma l’emergenza in attacco con le assenze di Mertens e Gabbiadini non lasciano molte alternative, anche perché, con un Pipita in questo stato di forma, sarebbe un vero sacrilegio tenerlo in panchina. Sarri lo coccola, i tifosi lo idolatrano e l’argentino è pronto a rispondere presente contro gli scaligeri che evocano al contempo bei ricordi: quel gol che scacciò la crisi e che, questa volta, potrebbe valere molto più di un riscatto personale.

Articolo modificato 20 Nov 2015 - 11:34

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Scritto da
redazione