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Borja Valero: “La Fiorentina in vetta è la risposta a tutte le critiche. Sousa è un leader, noi vogliamo divertirci. Ed a Napoli…”

Intervistato sulle colonne di Repubblica, la punta di diamante della Fiorentina Borja Valero si racconta, parlando approfonditamente del big match di domenica a Fuorigrotta contro il Napoli. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli. “Non mi preoccupo di dare una motivazione a questo splendido momento della Fiorentina. Stiamo lì in vetta, meritando i punti conquistati, giochiamo bene e per noi è un grande riscatto. In estate avevano detto e scritto di tutto: cambio di allenatore sbagliato, mercato incompleto, squadra allo sbando: le migliori risposte però, vengono sempre dal campo ed abbiamo avuto la giusta carica per reagire”.

Sousa è un allenatore di carattere, carismatico, schietto. Un grande uomo e molto competente, nulla da dire. La persona giusta al momento giusto. Quando è andato via Montella mi è dispiaciuto, è normale. In tre anni avevamo un bellissimo rapporto e con lui sono cresciuto tanto. In estate ho avuto anche proposte importanti per la cessione ma ho rifiutato tutto: la mia scelta è solo Firenze, è di una bellezza incredibile”.

Neto? Non giudico chi ha fatto delle scelte diverse, spesso lo chiamo e lo prendo in giro perché il calcio è strano: ora noi siamo in testa e la Juve è nella bassa classifica. Ricordo tutto: i fischi in Europa e la standing ovation del Franchi, un’emozione incredibile. Non sono un giocatore capace di cambiare da solo la partita, non ho un fisico imponente, né un dribbling letale. Mi piace l’uno due, palleggiare e giocare anche per la squadra. Siamo cresciuti e cambiati nella mentalità, grazie a mister Sousa. Non ci va di perdere giocando bene e riusciamo a vincere anche quando non siamo al top. Ha migliorato la fase difensiva inoltre, nostro tallone d’Achille”.

“Le gare contro Napoli e Roma non saranno per niente facili ma dopo questi ostacoli ne capiremo sicuramente di più. Daremo sicuramente il massimo cercando di raccogliere quanto più possibile. Al San Paolo cosa dirò ai miei compagni? Quello che dico sempre, ossia di scendere in campo per divertirci. E’ questo il nostro segreto insieme alla gran voglia di far felici i nostri tifosi. Anche mio figlio è pazzo di gioia, canta sempre e solo Salutate la capolista”.

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Scritto da
redazione