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Il Roma – El Kaddouri e Mertens, voglia di quel numero “10”

Per carità, non nominare il nome di Dio invano. Quel numero 10, quello bianco, quello stampato (o meglio, cucito) sulla maglia azzurra è stato ritirato. Messo al sicuro in una teca sacra, come è giusto che sia. “Non avrai altro 10 all’infuori di me”, ha lasciato detto Diego Armando Maradona quando è andato via da Napoli.

E così sia, così è stato. Il Napoli non avrà mai un altro numero 10, proprio così. E in fondo dopo di lui, o meglio dopo il ritiro della sua maglia, di veri numeri dieci non ne abbiamo visti. Il classico trequartista centrale, quello estro e fantasia che in fondo è anche un po’ attaccante. Sa far gol e “cucire” con il centrocampo. Numeri e magie. Ma dove sono finiti? In un calcio che sempre di più spinge a tutta forza sugli esterni (col 4-2-3-1 che Benitez tanto ama) anche l’azzurro ha visto poco estro e tanta corsa.

Con Maurizio Sarri, adesso, è ora di cambiare. Si torna a correre per le vie centrali. C’è il Napoli tutto nuovo, quello che mette un “10” ideale sulle spalle di Lorenzo Insigne e lo manda a fare danni contro le difese avversarie. Un ruolo che gli si addice bene, anche se Lorenzino ha sempre giocato come attaccante esterno in tridenti vari. Stavolta ha chiesto lui a Sarri di vestire idealmente la maglia numero 10, e l’allenatore lo ha accontentato. Risultati buoni, confortanti, per quanto peso possa avere la tripletta rifilata ad una squadra di Promozione. Ma Sarri è stato anche schietto: «Sì ma dobbiamo vederlo nella fase passiva, che fino ad ora non è stata fatta». Proprio così. Insigne ancora sotto esame allora, per dare il meglio di sé e dimostrare di avere anche corsa oltre che numeri nelle gambe e quel destro esplosivo.

E intanto dietro di lui avanza la concorrenza: in rosa c’è Omar El Kaddouri che si sta dando un gran da fare. In fondo, lui è l’unico trequartista di ruolo attualmente presente nella rosa del Napoli. Non a caso Sarri lo sta utilizzando come alternativa in questo ruolo, eppure l’ex Torino sembra essere destinato alla cessione perché fuori dai piani. Scelta societaria, a quanto pare, nonostante a Sarri non dispiacerebbe averlo a disposizione, quantomeno come alternativa: «Non so cosa vuole fare la società con El Kaddouri – ha spiegato l’allenatore mercoledì sera – ma se il giorno dopo la fine del mercato dovesse essere ancora con noi lo utilizzerò e lui farà di tutto per guadagnarsi spazio». Parole che, in verità, non lasciano molte speranze. Tuttavia El Kaddouri ci spera, anche se la sua destinazione al momento sembra essere Sassuolo, dove potrebbe essere inserito nel discorso per Vrsaljko. E se El Kaddouri dovesse partire lascerebbe un vuoto di ruolo, che potrebbe essere colmato o dal mercato, un nuovo acquisto.

Ma c’è anche un’altra soluzione: non c’è solo El Kaddouri che scalpita per fare il trequartista. È Dries Mertens che è disposto a giocare ovunque pur di non perdere il posto. La sua priorità è giocare, e va bene anche dietro le punte. Sarri lo ha provato in quella posizione anche con dei riscontri positivi. Il belga si sa muovere bene nel ruolo di “numero 10” e Sarri lo terrà in considerazione. L’ex Psv non vuole perdere il posto da titolare, e anzi, vorrebbe giocare di più di quanto fatto lo scorso anno. Sarri tiene presente Mertens come trequartista, anche se questa soluzione non è quella in cima ai suoi pensieri. Ma con El Kaddouri e senza altri acquisti sul mercato Mertens sarebbe la prima alternativa di Insigne nella posizione del numero “10”. In tre per un posto, mentre l’allenatore, con ogni probabilità, ha in testa una soluzione ancora diversa, con un vero trequartista alle spalle delle due punte che possa arrivare dal mercato.

Giovanni Scotto per Il Roma.