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Il recupero lampo di Lorenzinho, un jolly prezioso : quando lo staff medico fa la differenza

Domenica 3 maggio in campo contro il Milan. Quattro giorni dopo eccolo di nuovo titolare in Europa League col Dnipro. Lorenzo Insigne ha stupito tutti per il suo recupero lampo dopo il bruttissimo infortunio. Non solo a calcare nuovamente il manto erboso, ma in piena forma, come se nulla fosse mai accaduto. E quel maledetto 9 novembre sembra soltanto oramai un orrendo e lontano incubo. Dopo il buio, lo scugnizzo azzurro s’è rimesso in gioco rientrando immediatamente negli schemi di Benitez. Prima qualche scampolo di partita, ora titolare a pieno regime. Una situazione che soltanto qualche mese fa appariva un’utopia. Un azzardo.

STAFF MEDICO… DA OSCAR – Se la perseveranza, la caparbietà e la professionalità del talentuoso attaccante hanno accelerato notevolmente i tempi di recupero, il miracolo è dovuto senz’altro, in prima battuta, allo staff medico del Napoli. Un gruppo di professionisti – guidato dal Dottor Alfonso De Nicola –  invidiato in tutta Italia. “Sin prisa, pero sin pausa” è il motto di Benitez, ma anche degli specialisti azzurri, che, dopo essere tempestivamente intervenuti, operando subito il giocatore, non hanno mai forzato i tempi, consentendo un recupero pieno e con la massima serenità del caso. Senza fretta, ma senza pausa. L’equilibrio perfetto.

SPRINT FINALE – La presenza del numero 24 partenopeo rappresenta adesso una carta importantissima e forse inaspettata da giocarsi nello sprint finale. Non solo un’ulteriore alternativa lì davanti, ma anche un giocatore diverso e a tratti indispensabile per l’equilibrio della squadra di Benitez. Il tecnico spagnolo ha fatto di lui una sorta di regista offensivo, che parte in posizione decentrata, per poi stringere e far girare il pallone negli ultimi 30 metri. Non è un coincidenza il ritorno al gol di Callejon subito dopo un suo impiego più frequente. Così come non è un caso che – escludendo la parentesi Empoli (gara in cui è subentrato a mezzora dalla fine)- anche la fase difensiva ne abbia giovato, subendo di meno le iniziative degli avversari e coprendo meglio gli spazi. Insigne il jolly ritrovato grazie ai medici azzurri. Quando anche chi lavora dietro le quinte fa la differenza.

@AndreaGagliotti

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Articolo modificato 10 Mag 2015 - 02:39

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Scritto da
redazione