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Usato garantito, fiducia immarcescibile quella di Rafa Benitez, sua vecchia conoscenza dai tempi del Valencia. Un 2014 da gregario per Anthony Réveillère, chiamato nel novembre del 2013 a sostenere la causa partenopea in seguito alle vicessitudini che avevano a più riprese privato le fasce azzurre di Maggio, Zuniga e Mesto.

Acquisto a costo zero, il 2014 del francese ex Lione è stato caratterizzato da 15 presenze tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Il passo non era certo quello dei tempi migliori, quando rappresentava una certezza anche per la Nazionale francese, ma il difensore transalpino ha sempre garantito costrutto e intelligenza tattica. Venendo impiegato all’occorrenza persino da centrale. Sempre pronto a far gruppo, mai una voce fuori dal coro – come ovvio – rispetto alle decisioni del tecnico. Réveillère ha rappresentato l’archetipo del professionista prestato, dedito, alla causa, fino alla fine. Consapevole di non rientrare nei piani futuri della dirigenza partenopea, l’esterno francese ha sempre messo in mostra tutto ciò di cui disponeva nel proprio bagaglio. Esperienza a frotte ma anche molto altro. Un atleta chiamato ad adempiere il proprio dovere, partecipe fino alla fine nel terzo posto e nella Coppa Italia degli azzurri, sebbene in panchina il 3 maggio.

VOTO 6

Edoardo Brancaccio

Articolo modificato 29 Dic 2014 - 22:08

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Scritto da
redazione