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Benitez: “Ho scelto Napoli affinché questa squadra renda la vita difficile e si faccia rispettare dai club più blasonati. E sul giorno in cui andrò via…”

L’unica statistica che fa la differenza nel calcio è il denaro. Più soldi hai, più giocatori forti hai”. Senza peli sulla lingua Rafa Benitez esterna i suoi pensieri in una lunga intervista concessa al mensile francese So Foot.

“Un giocatore è forte quando coniuga parametri alti di velocità e intensità – continua il tecnico spagnolo – è questa combinazione che consente ad alcuni di decidere le partite e far vincere la propria squadra. Calciatori così sono pochi e di conseguenza costano” .

Poi un passaggio sui trofei vinti. “La reputazione di essere un allenatore di coppe? Sono gare a eliminazione diretta in cui c’è molta tensione e dunque i calciatori sono concentrati e motivati. In questi momenti i giocatori chiedono consigli e quindi è in queste occasioni che io posso fare la differenza. La ricetta per vincere un campionato, invece, è la regolarità ma dipende anche dalla rosa che hai a disposizione e dalle motivazioni. Il talento fa la differenza ma la motivazione fa il lavoro. Tutti vogliono vincere lo scudetto ma in Italia se vinci una serie di partite sei il favorito, non appena commetti un passo falso ti eliminano dalla corsa al titolo. Mentre serve equilibrio. In campo e anche fuori”.

E il tecnico spagnolo è orgoglioso della sua esperienza in azzurro. “Sono arrivato in questo posto per cambiare la squadra e tutti assieme ci stiamo riuscendo. Sono qui affinché Napoli renda la vita difficile e si faccia rispettare dai club più forti d’Italia e noi siamo sulla strada per raggiungere quest’obiettivo. Abbiamo cambiato il metodo di lavoro di questa squadra, fisicamente, tatticamente, tecnicamente. Siamo riusciti a rendere i calciatori meno tesi, meno nervosi, in modo da metterli in grado di offrire il meglio di loro stessi. La squadra ha un profilo più internazionale, i giocatori sono più giovani e il loro valore di mercato è ben più alto rispetto a quando siamo arrivati. Abbiamo modificato anche le infrastrutture della società: gli uffici, le palestre, le sale riunioni, quelle da pranzo, del riposo dove ora ci sono Playstation e televisioni. Stiamo allestendo un’area specifica per l’allenamento dei portieri. Il giorno in cui andrò via da Napoli sarò soddisfatto di lasciare al mio successore un centro sportivo migliore di quello che ho trovato al mio arrivo”. 

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Scritto da
redazione