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Higuain e Zapata, carica agonistica, rabbia e forza dirompente al servizio del Napoli

Quello di Marassi è un pareggio che fa storcere il naso a tanti. In particolar modo i tifosi azzurri, ormai stanchi di vedere gli avversari spadroneggiare contro i partenopei. Troppo spesso il Napoli appare privo di mordente e della giusta determinazione. La squadra non sempre dimostra di essere pienamente cosciente del proprio potenziale, lasciandosi travalicare dall’avversario di turno. Ci sono, però, alcuni azzurri i quali, nonostante i risultati spesso altalenanti, danno la sensazione di essere costantemente carichi e combattivi. Entrambi attaccanti, entrambi affamati: Gonzalo Higuain e Duvan Zapata.

LA RABBIA DEL PIPITA. L’attaccante argentino si dimostra sempre affamato e pieno di carica agonistica una volta sceso in campo. Sono giocatori come lui che i napoletani vogliono vedere in campo, sempre in palla e rabbiosi, motivo per il quale è tanto amato. Questa sera ha corso per tutta la partita e incitato i compagni a più non posso, rimproverandoli per gli errori o difenderli dall’ingiustizie della direzione di gara e dalle provocazioni degli avversari. In particolar modo nel finale di gara, quando è entrato Zapata, si è messo al servizio della squadra, recuperando palloni a centrocampo per poi smistarli.

LA FORZA DI ZAPATA. Un altro, dopo quel passaggio di tacco fallito, si sarebbe sicuramente avvilito e abbattuto condizionando in negativo la propria prestazione. Ma Zapata non è come gli altri, si è dato da fare, spalleggiando i forti ed esperti difensori doriani, che fanno dell’aggressività e della fallosità un fondamento di gioco, per infine riuscire a spingere in porta quel pallone che gli ridà fiducia e riporta il Napoli al terzo posto. Ragazzo silenzioso e mai polemico, ma volenteroso e voglioso di fare bene per ripagare la fiducia del proprio allenatore. Il suo volto dopo il gol, è un vero spettacolo, sinonimo di riscatto per chi lo ritiene indegno di indossare i colori della dea Partenope.

Articolo modificato 2 Dic 2014 - 12:08

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Scritto da
redazione