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Coppa Italia, Inno di Mameli: si ripeterà la scena dei fischi?

Che finale di Coppa Italia sarà quella tra Napoli e Fiorentina dal punto di vista dello spettacolo? In campo ci penseranno i calciatori, i veri interpreti della serata che avrà inizio con uno show canoro ed un finale, purtroppo felice soltanto per una delle due compagini calcistiche. La competizione italiana riscuote un discreto successo soprattutto nelle fasi conclusive quando si innalza il valore tecnico grazie alla presenze di squadre più blasonate, a confermarlo sono gli indici di ascolti rilevanti.

Apprezzabile anche l’idea della finalissima a Roma in una gara secca accompagnata dal rituale dell’esecuzione dell’inno nazionale nel pre partita affidato ad un cantante ed alla premiazione finale con la presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano accompagnato da un membro del Governo italiano.

E sugli spalti? E sicuramente fresco nella memoria quanto accaduto due anni fa, in occasione della finale della stessa Coppa tra Napoli e Juventus, quando ad interpretare l’Inno di Mameli fu la cantante Arisa che al suo avvio canoro fu raggiunta da una bordata di fischi provenienti dalla Curva Nord occupata dai sostenitori del Napoli durante proprio l’esecuzione dell’inno.

Il gesto scatenò le ire dell’allora Presidente Schifani che giudicò incivili gli stessi fischi ed a seguire intervennero Prandelli ed il Presidente del Coni sulla stessa linea, tutti all’unisono condannando il gesto dei tifosi azzurri o di parte di essi.

Sabato sera sarà la volta di Alessandra Amoroso a cantare l’Inno prima del match, lei salentina e meridionale doc avrà forse un occhio di riguardo per il Napoli, chissà, ma resta forte il dubbio relativo a quel gesto che potrebbe tornare nuovamente di moda: i fischi all’Inno da parte degli stessi sostenitori napoletani sembrerebbe essere uno strumento di dissenso nei confronti di una intera classe politica in un momento storico particolare in cui versa il Bel Paese oppure lo strumento di chi vorrebbe vedere riscritte le pagine del risorgimento italiano a difesa del meridione d’Italia, forse non sempre rispettato quanto dovuto.

Massima libertà di espressione per tutti ci mancherebbe ma sabato sera sarà una festa dello sport, una gara di calcio si spera spettacolare e festante in cui a prevalere saranno i principi appunto dello sport e del bel gioco per un appuntamento che rilanci il calcio italiano in giro per l’Europa e non solo.

(C) RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo modificato 1 Mag 2014 - 18:51

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Scritto da
redazione