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Troppi errori sotto porta, bisogna migliorare la mira per la Finale

E’ finita così, con il Pipita in barella confortato dai medici, una serata che aveva tanti suggestivi motivi. Anzitutto il confronto di Benitez e Mazzarri con il loro passato: anche questo è terminato 0-0. E poi c’è stato l’elemento tattico, quello della iniziale esclusione di Hamsik che si è seduto in panchina per la seconda volta in tre partite. Rafa aveva annunciato che non avrebbe fatto sconti nemmeno per i big, se non al top, e Marek è uno di questi: bisogna interrogarsi in prospettiva futura sui disagi che lo slovacco, infortuni a parte, ha manifestato in campionato.

Sul campo dell’Inter il Napoli ha costruito poco ed è riuscito a sprecare tanto tra primo e secondo tempo: errori di Mertens, Callejon e Higuain; clamoroso il palo centrato da Inler a nove minuti dalla fine. Non è un segnale in vista della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Se questo doveva essere l’ultimo esame, non è stato completamente superato: gli errori pesano molto più in 90′ in cui ci si gioca tutto, ci pensino gli azzurri, peraltro sollecitato dal loro tecnico a tirare con maggiore frequenza.

Dalla sfida dell’Olimpico dipende il giudizio sulla stagione del Napoli perché pur considerando gli sforzi degli uomini di Benitez e la marcia altissima di Juve e Roma, è stato fatto un passo indietro rispetto all’annno scorso, quando venne centrata la qualificazione diretta in Champions. Gli azzurri non vengano ingannati dall’assenza di Cuadrado, squalificato, e di quelle probabili di Gomez e Rossi: troveranno una Fiorentina comunque forte e motivata. In questa stagione il Napoli ha evidenziato un limite sotto l’aspetto della continuità di rendimento, però la “partita secca” è in grado di affrontarla e di vincerla. C’è preoccupazione per l’infortunio di Higuain: sarebbe un handicap pesantissimo giocare senza di lui la partita più importante dell’anno.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 27 Apr 2014 - 08:27

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Scritto da
redazione