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RILEGGI IL LIVE – Ghoulam a +N: “Contro il Parma il rigore ci avrebbe aiutato. A Benitez non si dice di no!”

Puntata numero undici di “In Casa Napoli”. Ospite di eccezione della serata è il terzino sinistro Faouzi Ghoulam. Il francese, naturalizzato algerino, è arrivato sotto il Vesuvio nello scorso mercato di gennaio, ma Benitez ci ha messo poco per inserirlo nella sua formazione titolare. Questa sera Ghoulam ci parlerà della sua carriera e di questa nuova avventura partenopea. Ospiti della trasmissione, in veste di opinionisti, sono Xavier Jacobelli, Pino Taglialatela, Bruno Giordano, Biagio Izzo, Raffaele Auriemma. Ecco le parole di Ghoulam:

Rilassamento – Il mister è uno di quegli allenatori che vuole vincere tutte le partite. Benitez ha molta fiducia nella nostra squadra e per questo non c’è nessun rilassamento nella rosa.

Parma – E’ difficile paragonare la vittoria con la Juvetus e la sconfitta con il Parma. Gli emiliani sono una squadra molto tosta. Con i bianconeri, avevamo il fattore pubblico dalla nostra parte. Ieri, invece abbiamo sofferto i loro uno contro uno e soprattutto nel primo tempo non siamo riusciti ad esprimerci. Nel secondo tempo è emersa la stanchezza. E’ stata la prima volta con Schelotto che ho una persona che viene a fare direttamente un uno contro uno

Esperienza a Napoli – E’ difficile per un giocatore passare da un campionato all’altro a stagione in corso. Ovviamente ci sono tante differenze tra i due campionati. Sono venuto a Napoli ed ho trovato un grande clima, oltre che ad una grande squadra con un pubblico spettacolare. In Francia occupavo la stessa posizione di campo che sto ricoprendo qui, ma nella Serie A è tutto più difficile perchè le squadre con noi si coprono molto ed è difficile attaccare. Sono in una grande squadra con un tecnico di alto livello, quindi sono molto felice di essere a Napoli.

Arrivo a Napoli – Non era previsto il trasferimento. Stavo giocando bene con il Saint Etienne, avevo fatto già quattro assist e puntavo su di loro per andare al Mondiale con l’Algeria. Poi mi hanno chiamato Benitez e Bigon e non potevo dire di no. Stare qui al Napoli è come essere una famiglia.

Gol e calci piazzati – Mi devo allenare di più per essere incisivo perchè in Francia non c’è l’ossessione della marcatura, come mi devo allenare maggiormente per difendere bene. E’ quella la priorità, poi vengono gli assist.

Schemi tattici – Tatticamente parlando, abbiamo tante opportunità ed in allenamento proviamo vari moduli.

Algeria – Sin da piccolo sono legato all’Algeria, ma ovviamente giocare in Francia è più facile e c’è più palcoscenico. Quando mi ha chiamato il presidente della Federezione però, non ho potuto dire di no. Siamo comunque una nazionale molto giovane, con tanti talenti in giro per l’Europa.

Famiglia – Mio fratello che mi fa da procuratore è adottivo. E’ entrato in casa quando io avevo 8 anni. Siamo comunque una famiglia molto numerosa.

Religione e calcio – La religione fa parte della mia vita, ma riesco a legarla perfettamente con il mio lavoro di calciatore.

Arbitri – E’ sempre difficile parlare di arbitri, ma ieri il rigore c’era e ci avrebbe aiutato nel match.

Articolo modificato 7 Apr 2014 - 22:49

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Scritto da
redazione