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Dirk Kuyt: “Il Napoli mi ha impressionato, Higuain è un campione. Tornerò presto a trovare Benitez e Reina”

Nonostante il caos mattutino all’aeroporto di Capodichino Dirk Kuyt non passa inosservato. L’olandese ha trascorso alcuni giorni di vacanza a Napoli insieme con la moglie Gertrude e domenica sera al San Paolo ha assistito alla sfida del San Paolo che ha visto trionfare il Napoli del suo ex tecnico Benitez e dell’amico Reina (in panchina). Kuyt gioca nel Fenerbahçe e, dopo l’anticipo del campionato turco di venerdì scorso (vinto contro l’Akhisarspor 4-0 grazie anche a una sua rete) è volato in Italia per stare qualche giorno con i suoi amici spagnoli. Il suo sbarco sotto il Vesuvio ha fatto tornare d’attualità le voci di un possibile trasferimento in azzurro già ipotizzato la scorsa estate, ma il diretto interessato si è guardato bene dal rispondere sull’argomento. E’ legato da un altro anno e mezzo di contratto con il club turco e non vuole che certi discorsi vengano fuori. In compenso, però, quando ieri mattina lo abbiamo riconosciuto al bar dopo i controlli di sicurezza ha lodato ripetutamente il Napoli e Benitez arrivando anche a pronosticare la sua vittoria del campionato in caso di uno-due acquisti mirati a gennaio. Un’autocandidatura? Forse…

Kuyt, le è piaciuta Napoli-Inter?
«E’ stata davvero una bella partita, un match intenso e con molti gol. Ho visto davvero due belle squadre in campo».

Il Napoli ha vinto con merito oppure è d’accordo con Mazzarri sul dominio dell’Inter?
«Credo che il Napoli abbia offerto una bella prestazione perché battere un’Inter reduce da tanti risultati utili non era facile».

Gli azzurri possono vincere lo scudetto?
«Perché no? La Juventus è molto forte e lo dimostra ogni domenica con grandi prestazioni. Adesso che non giocheranno più in Champions, i bianconeri potranno concentrarsi ancora di più sul campionato. Credo comunque che il Napoli con uno-due acquisti a gennaio possa rafforzare ulteriormente la sua rosa e diventare ancora più competitivo. Per me fa bene a puntare al titolo: ha i mezzi per conquistarlo».

E’ un pronostico o un augurio per Benitez?
«Benitez per me è un maestro, forse il più grande allenatore che ho avuto. Con lui a Liverpool sono stato benissimo e gli auguro di vincere a Napoli tutto quello che ha vinto in Inghilterra alla guida dei Reds».

Questo Napoli assomiglia al Liverpool con cui lei ha vinto la Champions League nel 2004-05?
«Sì, un po’ gli assomiglia. Il Napoli è la classica squadra di Benitez, una formazione che si sforza di mantenere il possesso palla e di giocare un bel calcio. E’ stato impressionante rivedere in campo gli stessi movimenti che facevamo io, Gerrard e Torres. Rafa è un maestro nel dare organizzazione alle sue squadre».

Si aspettava che il lavoro del tecnico spagnolo fosse recepito così in fretta dai suoi giocatori?
«In effetti sta lavorando a Napoli soltanto da cinque-sei mesi, ma è stato bravo a entrare immediatamente in sintonia con i calciatori, a far loro capire quello che si aspetta. La sua idea di calcio è molto semplice, ma tutti devono impegnarsi al massimo per metterla in pratica sul campo».

Peccato per l’eliminazione degli azzurri dalla Champions. Se il sorteggio o la fortuna avessero dato loro una mano…
«Perdere dopo aver fatto 12 punti nel girone è davvero una beffa, un peccato incredibile perché una rosa con l’organico del Napoli avrebbe potuto fare strada pure in Champions. Per il gioco espresso avrebbero meritato di arrivare almeno agli ottavi. Non sono inferiori rispetto ad Arsenal e Borussia Dortmund».

Vedendolo giocare dal vivo, Higuain l’ha impressionata?
«Sì, lo ammetto. Lo trovo veramente un attaccante fantastico, un centravanti in grado di far reparto da solo e di segnare in qualsiasi momento del match. Là davanti però il Napoli di giocatori forti ne ha parecchi, iniziando dal mio connazionale Mertens che ha una capacità innata di aggredire gli spazi e di creare la superiorità numerica».

E’ vero che nell’estate del 2011 è stato vicino a venire a giocare in Italia?
«Sì, è vero. L’Inter di Benitez si interessò a me e fui molto molto vicino a indossare la maglia nerazzurra».

Perché l’affare non si concluse?
«Il Liverpool non volle cedermi in nessun modo».

L’Italia le piace?
«Molto e Napoli è bellissima. Ho capito un altro dei motivi perché Pepe e Benitez sono venuti qui. Magari in futuro li tornerò a trovare di nuovo».

FONTE Corriere dello Sport

Articolo modificato 17 Dic 2013 - 12:38

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redazione