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Cori discriminatori, lo Juventus Stadium sotto strettissima osservazione

Se lo Juventus Stadium fosse una persona, sarebbe euforica (per l’ennesimo tutto esaurito della stagione) ma un po’ in imbarazzo e in notevole apprensione, nonostante l’abito delle grandi occasioni. La ragione è evidente: la Procura federale, guidata dal napoletano Stefano Palazzi, affila le armi e mette lo stadio bianconero sotto stretta vigilanza. Guai a sbagliare: al primo coro anti-napoletano, sullo stadio dei campioni d’Italia si abbatterà una stangata pesantissima.

Stasera la squadra di 007 della Procura – generalmente composta da tre ispettori – sarà composta da quattro, forse persino cinque, persone. Il motivo è chiaro: la curva degli ultrà bianconeri è sotto strettissima osservazione. Ma occhi puntati anche al settore ospiti (almeno duemila napoletani presenti) e alle eventuali reazioni dei tifosi azzurri.

Quella messa in campo da Palazzi è la prima, vera, task force anti-cori discriminatori e territoriali. Il piano è molto chiaro: gli ispettori hanno lo scopo esclusivo di controllare le offese del pubblico contro Napoli e i napoletani. Nel corso delle numerose riunioni in Figc, peraltro Palazzi è stato molto chiaro nell’indottrinamento dei suoi agenti federali: perché si tratti di coro «di discriminazione territoriale» è necessario che venga percepito con chiarezza da tutto lo stadio. Tradotto: la possibile segnalazione dell’investigatore federale sotto la curva dovrà essere udita anche dallo 007 posizionato in altra parte del campo. E proprio la chiara percezione dei cori, elemento introdotto con la recente modifica normativa all’articolo 11 del codice di giustizia sportiva (quello sulle discriminazioni), toglie di fatto la possibilità che poche decine di imbecilli si arroghino il potere di far chiudere un intero settore dello stadio. «Noi non ci preoccuperemo di quello che succede sugli spalti, tocca ad altri decidere…: non ti può offendere chi decide di farlo, ma solo chi ne è in grado», ha spiegato citando un proverbio ieri Benitez in conferenza.

In questo senso, la partita inizierà molto prima del fischio iniziale di Rocchi. Juve-Napoli d’altronde è gara ad altissimo rischio. Persino nella finale di andata di Coppa Italia Primavera del marzo scorso, la curva Sud juventina prese di mira gli azzurrini con i soliti cori.

La curva della Juventus ha da fine ottobre il cartellino giallo per cori discriminatori. Il giudice sportivo ha sanzionato la società torinese con l’obbligo di disputare una gara con la Curva Sud (primo e secondo anello) priva di spettatori, ma l’esecuzione della sanzione è sospesa per un anno. Al prossimo coro discriminatorio, dunque, arriverà l’automatica chiusura del settore e magari non soltanto per una partita.

Sold out. E non poteva essere altrimenti per una gara che scatena un interesse spasmodico anche oltre confine: sono oltre 200 i giornalisti accreditati. E la produzione televisiva imponente.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 10 Nov 2013 - 09:26

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Scritto da
redazione