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Notte dalle mille emozioni: Marsiglia mai domo, ma ci pensa Higuain

Una notte dalle mille emozioni. L’ultima la regala Higuain: suo il guizzo che piega definitivamente la resistenza dell’Om, tiene il Napoli al primo posto del girone con l’Arsenal e lo spinge verso gli ottavi di Champions. Ora per tagliare il traguardo agli azzurri resta l’ultima impresa: occorre fare risultato a Dortmund il 26 novembre, cioè conquistare almeno un pari. Magico Pipita contro l’Om. Sua la zampata del 3-2, l’argentino firma così la doppietta personale dopo il destro al volo del momentaneo 2-1 azzurro. Il Napoli vince ma con tanta fatica.

È proprio vero, in Europa nessuna partita è scontata: c’è sempre da lottare e da soffrire, contro qualsiasi avversario. Gli azzurri sono costretti ai salti mortali per piegare la resistenza dei francesi, ultimi del girone a zero punti. E la differenza la fa Higuain, centravanti vero, l’arma in più in Champions. Il Marsiglia colpisce a freddo con Andrè Ayew (10′ pt), che sovrasta nello stacco di testa un incerto Maggio sull’angolo di Valbuena. Poi l’uno-due di Inler e Higuain. Lo svizzero rimette in piedi il Napoli con un gol bellissimo, alla Inler: stop di petto e sinistro al volo da trenta metri all’incrocio dei pali (22′). L’attaccante argentino firma il sorpasso e torna a essere letale in Europa dopo la rete al Borussia Dortmund nella gara di esordio e le tante realizzate negli anni con il Real Madrid.
Il Napoli trova al San Paolo un Marsiglia tutt’altro che arrendevole. Un’altra squadra rispetto a quella del Velodrome come spirito e consistenza. Un Om molto più presente con Valbuena spostato a sinistra e Andrè Ayew sistemato tra le linee.  E’ anche vero però che rispetto alla partita in Francia nel Napoli iniziale mancano due pedine fondamentali, Behrami e Hamsik: al loro posto Dzemaili e Pandev, schierati a sorpresa da Benitez. Pesa soprattutto l’assenza dello svizzero, unico elemento veramente insostituibile, senza di lui il centrocampo perde l’uomo che recupera palloni su palloni e consente di avere in campo una squadra ultraoffensiva. Dzemaili ha caratteristiche diverse e si vede la mancanza di filtro in mezzo al campo. Anche Pandev, a parte l’assist di testa per il 2-1 di Higuain, è poco ispirato e viene costantemente anticipato dai difensori. Stavolta con quattro attaccanti veri c’è troppa sofferenza in fase di non possesso. Partita dura, partita vera. L’Om prova a dare un senso alla sua Champions e a giocarsi le ultime carte disperate. I francesi si presentano al San Paolo con grande determinazione, Romao in mezzo combatte e non tira indietro la gamba. Il Napoli parte un po’ timido, senza il giusto furore agonistico, anche se la prima palla gol capita a Mertens non preciso nella conclusione.
La rete di Andè Ayew mette ancora più apprensione. Dieci minuti di sbandamento, poi la doppia fiammata di Inler e Higuain rimette il Napoli in corsa. La partita però resta equilibrata, gli azzurri provano a lanciarsi a tutta velocità negli spazi e si affidano solo alle ripartenze, l’Om palla a terra non sfigura e centralmente si fa minaccioso. Partita vera, dura anche in avvio di ripresa. L’Om non si demoralizza e se la gioca ancora con convinzione. Il Napoli soffre e non riesce a colpire in ripartenza. Thauvin con un destro dà l’illusione ottica del gol. Bisogna stringere i denti, Albiol deve raddoppiare gli sforzi perché i francesi continuano a proporsi in maniera minacciosa. E infatti arriva il 2-2 proprio di Thauvin (18′ st) che brucia un incerto Armero.
Benitez toglie Pandev e mette Hamsik. Si soffre ancora. Poi ci pensa Higuain: firma lui il 3-2 su assist perfetto di Mertens, ben servito da Fernandez. Entra Insigne per l’esterno belga e colpisce il palo. L’Om attacca ancora, Emozioni fino all’ultimo secondo. Ma è il Napoli ad alzare le braccia. Gli ottavi di Champions sono più vicini.

Fonte: Il Mattino

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Scritto da
redazione