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Si è parlato tanto. Si sono spesi fiumi di parole sulla ormai famosa caduta di Cuadrado all’ultimo minuto di quella sfida al Franchi. Calvarese l’ha vista così. Fiumi e fiumi di parole dicevamo, scritte e parlate. I bar di mezza Italia ieri parlavano la lingua del calcio. La lingua dei milioni di appassionati, che urlavano già allo scandalo, alla nuova Juventus. Ma riavvolgiamo il film della serata, insieme per un secondo.

Minuto 54 – Cuadrado evita Fernandez e Behrami per poi crollare al suolo ad un passo dall’area di rigore. Calvarese non ha dubbi, ammonito per simulazione. Le serpentine ubriacanti di questo gran bell’esterno alle volte ubriacano anche lo stesso colombiano. Dribbling fulminanti, accelerazioni immediate ed evidentemente ogni tanto la testa gira. Non appena vede la linea dell’area di rigore ed il pallone che si allontana, crolla al suolo. Tutti ad elogiare la giacchetta gialla fosforescente. Simulazione netta.

62esimo minuto – Rossi cade al limite dell’area di rigore, proteste furiose dei viola: ammonito Borja Valero per proteste. Il talentuoso Giuseppe cerca il piede di Fernandez per giustificare la caduta, anche piuttosto in ritardo. Diciamo che come interpretazione non è granché. Pochi decimi di secondi di attesa ed anche a velocità naturale è evidente il contatto inesistente. Chiunque ha solcato qualsiasi campo di calcetto di periferia sa che quel minimo contatto non può farti andare a terra. Tutto il cordialissimo pubblico fiorentino ad urlare a squarciagola contro Calvarese, reo di non aver fischiato la punizione. Reo, forse di più, di non sentirsela di cacciare il secondo cartellino per simulazione nel giro di meno di dieci minuti.

90esimo minuto- Espulso Cuadrado: ed eccoci al fattaccio. Inler aggancia il calciatore della Fiorentina in area di rigore, c’è la caduta. L’arbitro gli mostra la seconda ammonizione. Parità numerica ristabilita. Il rigore c’è, dal divano di casa di ognuno di noi è evidente. Ma se potesse esserci il reato di induzione all’errore, tutta la Fiorentina ne sarebbe colpevole. Il signor Calvarese non se l’è sentita di darlo e, memore del cartellino non rifilato all’ex Villareal, ha commesso un evidente errore. Nessuna giustificazione, solo una chiave di lettura differente, se possibile.

Articolo modificato 1 Nov 2013 - 10:30

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Scritto da
redazione