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Fiorentina-Napoli è una sfida di incroci in salsa spagnola e madrilena

Quattro madrileni, 7 spagnoli, 11 protagonisti in arrivo dalla Liga. Senza contare Eduardo Macià, dt della Fiorentina, o Xavi Valero e Francisco De Miguel, collaboratori di Benitez e anche loro spagnoli. Fiorentina-Napoli è quanto di più vicino a una sfida di Liga che possa offrire la Serie A. 

Nel 2006 Macià, già con Benitez al Valencia a inizio secolo, lo raggiunge a Liverpool dove sbarca anche Pepe Reina, madrileno che aveva cominciato a giocare a Boadilla del Monte, a pochi chilometri dalla capitale spagnola, e nel 1995 se ne era andato al Barcellona seguendo le orme del padre. Il ’95 è anche l’anno dell’addio di Rafa, anche lui di Madrid, alla cantera Real: dopo 10 stagioni di titoli e apprendistato Benitez inizia il volo solitario a Valladolid.

Sempre nel 2006 Borja Valero, terzo madrileno di questa storia, si ritrova nel Real Madrid Castilla con Callejòn. Fabio Capello porta al titolo la prima squadra mentre il Castilla gioca in Segunda, la B spagnola. Lo allena Michel, ex gloria della Quinta del Buitre , ed è pieno di ragazzi dal futuro brillante: Mata, Negredo, Javi Garcia, De la Red, Granero… Incredibilmente, il Castilla retrocede in Segunda B. Capello fa debuttare Borja Valero con la prima squadra in una partita di Copa del Rey a Ecija divenuta famosa per l’incetta di patatine fatta da Antonio Cassano sul treno di ritorno a Madrid davanti ai giornalisti stupefatti. In dicembre al Real arriva Gonzalo Higuain, giovane promessa argentina. 

A fine stagione il Madrid decide di non rinnovare il contratto di Borja Valero, che se ne va gratis al Maiorca nonostante già due anni prima Arrigo Sacchi, al tempo dt dei Galacticos, si era appuntato il nome di questo promettente ragazzo. Callejòn resta un’altra stagione poi viene venduto per 1,2 milioni all’Espanyol. E dalle giovanili viene promosso al Castilla Marcos Alonso. Il quarto madrileno, figlio di Marcos Alonso Peña, 13 stagioni in Liga e un titolo col Barcellona, e soprattutto nipote di Marquitos. Il nonno del giocatore della Fiorentina col Madrid ha vinto 5 Coppe dei Campioni. Quando Pellegrini fa debuttare Marcos Alonso in Liga al Madrid è arrivato anche Albiol, cresciuto nella cantera del Valencia sotto gli occhi di Macià e Benitez. Storie, intrecci, collegamenti. E questioni di stile: la Fiorentina degli ex Liga Gonzalo, Rossi, Joaquin (e Munua) è la squadra che gioca più «alla spagnola» del nostro campionato. Possesso, tocco, ricerca dello spettacolo: le armi con le quali vuole irretire il Napoli spagnolo di Benitez.

FONTE: Gazzetta dello Sport

Articolo modificato 30 Ott 2013 - 09:20

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Scritto da
redazione