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GRAFICO – Benitez contro Garcia, la sfida si gioca nei numeri

La prima vittoria non si scorda mai, ma è sempre la prossima quella più importante. Se dovesse arrivare domani sera contro il Napoli, per Rudi Garcia vorrebbe dire tante cose: aver difeso il primato, intanto, e aver allungato su una diretta concorrente, portando a otto la striscia di successi consecutivi. Ci sono poi le statistiche e una cifra tonda che da sola racchiude il sogno di una notte scudetto che cade di venerdì: per Garcia la vittoria contro gli azzurri sarebbe la numero 200 in carriera restringendo il conteggio al solo campionato. Oltre alle 7 vittorie italiane, ci sono le 112 in Ligue 1 e le 44 in Ligue 2, più le 36 arrivate alla guida del Digione nell’arco di due stagioni nel campionato nazionale francese, l’equivalente della nostra Prima Divisione. E Benitez? Anche Rafa intravede all’orizzonte una cifra tonda, quella dei 300 successi in campionato: è fermo a 296 vittorie, tra Liga e Segunda Division, Premier League e Serie A. Le sue priorità, più che statistiche, sono pratiche: vincere all’Olimpico significherebbe prendersi il primato e costringere i giallorossi di Garcia al primo stop stagionale. Per farlo, deve riuscire a trovare crepe impercettibili nel muro giallorosso che finora ha concesso una sola rete, peraltro rivelatasi inutile ai fini del risultato finale, al Parma. Dovendo cercare una cifra tonda, ecco quella che Benitez può raggiungere domani sera: due reti per arrivare a quota 900 gol in campionato. Con una vittoria, infine, Rafa toccherebbe 1.050 punti in carriera calcolando sempre tre punti per la vittoria. Un piccolo artificio statistico necessario per confrontare le performance complessive dei due tecnici in carriera.

I NUMERI DI RUDI – Continuità è la parola chiave di Garcia: il 13 gennaio 2001 si è seduto per la prima volta in panchina da capo allenatore – quel giorno arrivò anche il primo successo – e da allora idealmente non si è più alzato. Nel senso che non è mai stato esonerato: quando ha lasciato un club, lo ha fatto perché aveva un’altra squadra pronta ad accoglierlo a braccia aperte. Sempre in sella dalla prima all’ultima giornata, con l’eccezione della stagione 2000-01, quando fu lui, appunto, a subentrare a Toshack dalla 23ª giornata. Ha “inventato” il Digione, partendo dalla terza serie, ha portato il Lilla al titolo, alzando anche la coppa di lega nello stesso anno, il 2011. Dal successo sul Psg all’esordio alla vittoria di San Siro con l’Inter: fanno 437 match di campionato e uno score di 199 vittorie, 129 pareggi e 109 sconfitte. Garcia ha messo insieme 726 punti, con una media di 1.66 a partita. Le sue squadre hanno realizzato 650 reti incassandone 477, un rapporto gol fatti/subiti pari a 1.36: diciamo quasi 7 reti segnate ogni cinque subite. Il suo record in campionato è di 21 successi, con il Lilla, sia nell’anno del titolo, che in quello precedente e quello successivo: oggi è a un terzo del percorso. Il suo record di punti coincide con l’anno della conquista della Ligue 1: 76 per brindare al titolo.

I NUMERI DI RAFA – La carriera da allenatore di Benitez è partita otto anni prima ma è stata segnata da maggiore discontinuità: esoneri, due stagioni a riposo, ma anche ritorni trionfali in sella come quello di un anno fa al Chelsea, con la conquista dell’Europa League. Tornando al campionato, il tecnico spagnolo è a 609 panchine con uno score di 296 vittorie, 159 pareggi e 154 sconfitte. Le sue squadre hanno portato a casa 1.047 punti, applicando sempre la regola dei 3 punti a vittoria. In realtà, nelle prime due stagioni alla guida del Real Madrid B il successo ne valeva ancora 2: ce ne sarebbero da sottrarre 26 in tutto. A noi, però, interessava un dato confrontabile con quello di Garcia: la media è leggermente superiore a quella del francese, 1,71 punti a partita. Il totale delle reti segnate è di 898, quelle incassate sono 664: il rapporto gol fatti/subiti è 1.35, in linea con quello di Garcia, 7 gol siglati ogni 5 presi. Ha vinto due titoli con il Valencia ma i record di punti, 86, e vittorie. 25, li ha centrati con il Liverpool: secondo e terzo posto nel 2008-09 e nel 2005-06.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Articolo modificato 17 Ott 2013 - 10:03

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Scritto da
redazione