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Nando Misuraca: “Voglio trovare un senso… a Napoli-Sassuolo”

Che sarebbe stata una gara difficile a rischio di cali di concentrazione, a dispetto dei proclami trionfalistici che sentivo in giro, lo avevo previsto abbondantemente ma mai mi sarei aspettato un Napoli così scialbo. Senza capo né coda. Onore, senza dubbio, all’indomito Sassuolo. Ma che tristezza di partita !

Cantava Vasco Rossi: “Voglio trovare un senso a questa sera,  anche se questa sera un senso non ce l’ha” . Allora ci provo, con l’amaro in bocca per 2 punti gettati alle ortiche, e mi spingo ad analizzare il tutto.

Partenza importante degli azzurri che sembrano avere il piglio giusto, anche se, onestamente, la manovra non mi sembrava così brillante e fluida come le ultime splendide partite. C’era qualcosa che non andava…forse, pensavo, sono solo sensazioni.

I fatti mi smentiscono. Al 14’, gli uomini di Benitez vanno avanti con una gran sberla di Dzemaili che trova l’angolino alla destra di Pegolo.

Ma qui c’è il patatrac, il giocattolo si inceppa: il Napoli crede di avere la gara in pugno e cincischia in maniera arrogante. Mai errore fu più grande. Il giovane e voglioso Sassuolo alza il baricentro e, grazie alla disastrosa coppia Cannavaro-Fernandez (non so chi sia stato il peggiore tra i due ma è una lotta all’ultimo errore) ed all’invenzione dell’interessantissima punta Zaza trova un’isperato, quanto giusto, pareggio.

Da lì il buio ma nonostante mi sforzi perchè “voglio trovare un senso a questa storia”, a questa insulsa partitaccia, proprio non ci riesco e non vedo una via utile. Se non adducendo tutto al più classico dei cali di tensione.

Infatti il Napoli continuerà per il resto della gara a provare disordinate soluzioni offensive. C’è da dire che di fronte ci sarà l’opposizione arcigna dello scatenato Pegolo, un’altra bestia nera degli azzurri.

Ancora quella melodia…“Voglio trovare un senso a questa situazione” ma, soprattutto, un “senso a questa condizione” con Higuain e, soprattutto, Hamsik che appaiono fermi sulle gambe, Inler è impreciso come non mai, Dzemaili sparisce in stile tartaruga nel guscio e, sulla sinistra, Armero pasticcia a più riprese.  Pandev, invece, non scende proprio in campo. Sembra un ectoplasma in pensione.

Unica nota positiva il redivivo Mertens. Il belga ci prova ad accendere la luce ma lì davanti è buio pesto. Alla fine Benitez manda in campo Callejon ed Insigne ma nemmeno loro riescono a dare la scossa necessaria a

rianimare gli azzurri. Forse le sostituzioni potevano essere effettuate prima, ma dopo è troppo facile parlare.

Ed allora una vocina riecheggia dalla mia infanzia, ed ha un accento slavo.E’ il vecchio Vujadin Boskov che mi viene incontro sornione e paterno. Chiudo gli occhi e mi ripeto, per autoconvincermi, in maniera ossessiva: “Pareggio è meglio di sconfitta, pareggio è meglio di sconfitta…” .

Effettivamente, per come si era messa, rischiavamo seriamente di perdere ma, sono cosciente che questa è una vittoria mancata, pur riconoscendo l’onore ad un avversario grintoso ma che, a mio avviso, faticherà non poco a restare in Serie A.

Però siamo napoletani, e la solarità ci costringe a non fare mai drammi. Ci esaltiamo presto, troppo in fretta, siamo una polveriera di emozioni ma adesso bisognerà piantare bene i piedi a terra. Umiltà e pedalare. Presto avremo la possibilità di rifarci e rialzare la testa. La squadra è forte e deve fare molto meglio di così.

Ma, per questa sera, il ritornello di Vasco è la fotografia del mio pensiero e quindi : “Sai che cosa penso, Che se non ha un senso, Domani arriverà, Domani arriverà lo stesso”.

Buonanotte Napoli, l’Inverno è alle porte: “ Senti che bel vento, non basta mai il tempo, domani un altro giorno arriverà”.

Ecco il video

 Nando Misuraca

 

 

Articolo modificato 26 Set 2013 - 10:42

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Scritto da
redazione