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Photogallery – Allenatori vs Calciatori, quanto è dura la convivenza, le dieci liti più significative che hanno caratterizzato gli ultimi anni

VIEIRA/MIHAJLOVIC - Fuoco e fiamme, signori. Il duro Sinisa contro Patrick il gigante. E' successo tutto al termine di un derby tra Milan e Inter della stagione 2006-2007, il centrocampista francese dell’Inter Patrick Vieira si scagliò violentemente contro il suo allenatore, Roberto Mancini, ma soprattutto contro il vice di quest’ultimo, Sinisa Mihajlovic, prendendolo a spintoni davanti a tutto lo stadio. Vieira gli rimproverava il fatto di non averlo sostituito nel corso del secondo tempo, nonostante avesse chiesto più volte di uscire. Al suo posto, nell’ultima sostituzione disponibile, uscì Zlatan Ibrahimovic. Chissà se anche in giacca e cravatta Mihajlovic sarebbe stato in grado di acquietare l'indemoniato Vieira...Quando l'abito non fa il ...tecnico...more
CLARKE/DI CANIO - Qon uel diavolo d'un Di Canio. Durante un match della sua ex squadra, lo Swindon Town, contro il Southampton, non riesce a farsi capire con il proprio giocatore Clarke che sembra stizzito dal plateale tentativo di Di Canio, che a fine gara cerca di trascinarlo di forza negli spogliatoi, mostrando a tutti un teatrino spassoso, anche se poi il tutto prese la piega della rissa, anche nel sottopassaggio. Che tu vesta i panni del calciatore o del tecnico, se hai la testa calda difficilmente il tempo riesce a modificare i tuoi istinti. Paolo il caldo, altro che freddo...more
CASSANO/CAPELLO - Tempi duri, anche per il pluripremiato tecnico ex Milan. Nel 2004 ha fatto i conti con le "sregolatezze" di Cassano, tra l'indisciplina tattica e la sopportazione di scherzi eccessivi. Alla fine di un allenamento il campione barese, esasperato dai richiami del mister, decise di andarsene a fare la doccia con largo anticipo, e Don Fabio sbottò: "Solo i conigli scappano". Chissà come l'avrà risposto Antonio, meglio non scoprirlo...more
BECKHAM/FERGUSON - Anche i santi mangiano fagioli. Ed ecco che anche i baronetti si lasciano andare a gesti d'ira inconsulti. Durante l'intervallo o di una partita di FA Cup contro l’Arsenal, il tecnico del Manchester United sir Alex Ferguson, nervoso e frustrato per come stava giocando la sua squadra, diede un calcio a uno scarpino colpendo in faccia David Beckham, appena sotto l’occhio. L’episodio incrinò i rapporti già difficili tra i due e pochi mesi dopo Beckham lasciò il Manchester United. E' solo con un gesto involontario che Sir Alex avrebbe potuto far parlare di sé in questi termini... Immacolato, come sempre...more
LJAJIC/ROSSI - L'ultima scenata, la più violenta, forse quella che andava censurata più di tutte, per l'eccessiva veemenza con cui l'allenatore Rossi colpisce il giovane Ljajic, reo di aver applaudito la sua sostituzione durante il primo tempo contro il Novara. esonero immediato e tre mesi di squalifica, ma ciò che più peserà saranno quelle immagini che rendono la figura di un tecnico così esperto e titolato, un uomo senza controllo con una tendenza a perdere le staffe con troppa semplicità. E non è il primo episodio strambo che Delio ha esternato durante gli anni della sua carriera. Vi dice qualcosa il dito medio contro la Roma? Il lupo perde il pelo...e le staffe...more
SPALLETTI/PANUCCI - Carattere difficile quello di Christian Panucci, che ripete un atteggiamento che anni prima aveva già fatto qualche anno prima quando Capello allenava i giallorossi. Alla richiesta di riscaldarsi per enrare in campo, di tutta risposta il tecnico si è sentito rispondere un secco "No". C'è modo e modo per dimostrarsi contrariati da una scelta, ma quella di non entrare in campo manca di rispetto verso l'intera squadra. Peccato di professionalità... more
BALOTELLI/MANCINI - Per la serie "Lui è peggio di me". Anche in questo caso due caratteri difficili a confronto, il "Mancio" in allenamento inveisce contro "Balo" che non gliele manda a dire. Nascerà una fotosequenza di una sorta di "balletto" tra i due che si afferrano per darsele di santa ragione, per fortuna che i compagni di squadra riescono a dividerli per tempo, altrimenti oggi avremmo coniato il soprannome di GancioMancio...more
TEVEZ/MANCINI - "Ancora tu...non mi stupisce lo sai", per dirla "alla Battisti". Mister Mancini ancora una volta alla ribalta delle cronache dei tabloid inglesi e non solo, questa volta è Tevez a farlo infuriare, a causa del suo rifiuto di entrare in campo contro il Bayern Monaco in Champions. Mancini promette che "Carlitos" non vedrà più il campo, salvo poi accettare le scuse dell'argentino qualche settimana più tardi e schierarlo nuovamente in squadra. Ogni promessa è un debito...more
IBRAHIMOVIC/GUARDIOLA - L'irascibile contro il pacato. Zlatan contro Joseph, due opposti che, a discapito delle leggi fisiche, non s'attraggono per niente. E' storia la lite dopo la semifinale di Champions persa contro l'Inter di Mourinho, quando lo svedese, secondo quanto riportato nella sua biografia, inveisce contro il tecnico con parole pesantissime: ”Sei senza coglioni. Ti caghi addosso davanti a Mourinho! Vaffanculo!”. Senza censura, senza freni inibitori, e poi, se c'è scritto nel libro sulle vicende della sua vita, non siamo certo noi quelli senza pudore...more

Ai limiti dello scontro fisico, quasi sempre costretti a spegnere i focolai che altrimenti piomberebbero in volgari risse da bar con scazzottate e botte da orbi, come si fa per strada, come un tempo si faceva nei cortili della scuola, tra ragazzini indisciplinati. E’ molto spesso si sentono dire frasi del tipo “siamo arrivati a questo“, come per dire che litigi tra tecnici e calciatori sono l’ultimo stadio di un rapporto che ha conosciuto le prime crepe già qualche tempo prima, vuoi per scelte tecniche, vuoi per le pretese di un mister poco indulgente, vuoi perché il ruolo che si occupa non è quello congeniale. Oppure, nella stragrande maggioranza dei casi, c’entra una sostituzione, una mancata convocazione, il tentativo di offuscare le possibilità di mettersi in luce, di giocare, di dimostrare il proprio valore. Ed allora si da appuntamento alla prima occasione utile, quella che ti consentirà di inveire contro di lui, di ricordargli che ha sbagliato a fare questa o quella scelta. E quando capita il contrario, è spesso il tecnico a distribuire saggezza, gettando acqua sul fuoco alle polemiche, cercando di ricucire un rapporto che sembrerebbe deteriorato, ma che spesso ha la necessità di andare avanti perché le direttive societarie lo richiedono, o perché il valore del calciatore o del tecnico sono tali da sacrificare un pizzico di serenità negli spogliatoi pur di assicurarsi le prestazioni dell’uno o dell’altro.

Non c’è che dire, quando nasce un caso del genere, la sorte vuole che difficilmente le polemiche vengono totalmente cancellate dalla memoria della cronaca sportiva, tant’è vero che appena vi è possibile, la stampa calcistica, “selvaggia” com’è, approfitta dei precedenti per “spiattellare” nuovamente determinati effetti negativi, causati con ogni probabilità proprio da quel rapporto che “mai è riuscito a risanarsi“. E’ un po’ il gioco delle parti, è il dovere di essere gli attori principli, di fare la prima donna e diventare protagonista anche delle notizie disciplinari, per mettere in chiaro che “non ci si fa mettere i piedi in testa da nessuno“. Ed intanto i tifosi soffrono e sperano che il buon senso faccia capolino nella mente di uno dei due protagonisti, per deporre le armi e concentrarsi sul campionato, per centrare gli obiettivi prefissati. Sotterrare l’ascia di guerra per il momento, poi, a fine campionato, giù ancora con polemiche, dichiarazioni al vetriolo e voglia di cambiar aria per dimenticare “quel personaggio che proprio non va giù“. In fondo il calcio è un po’ come la vita, bisogna trovare delle affinità con coloro che ci circondano, altrimenti continuare a collaborare per la stessa causa diventa impossibile.

E’ una storia vecchia quanto il mondo, e chissà quanti aneddoti che il binomio allenatore-calciatore nasconde nelle storie del passato, che soltanto la memoria potrà riportare in auge per renderci partecipi di ciò che è stato al coperto degli spogliatoi, sulle panchine durante i match, durante gli allenamenti settimanali delle squadre di calcio. Per il momento accontentiamoci delle dieci principali che abbiamo scovato nell’ultimo decennio, sperando nell’apporto dei lettori per rimembrarne altre dimenticate o semplicemente mai raccontate ufficialmente. In attesa di qualche leggenda, vi raccontiamo quelle reali, con tanto di testimonianze fotografiche.

Articolo modificato 1 Nov 2013 - 12:06

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Scritto da
redazione