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Lo scudetto è sfumato al “San Paolo”, i quattro passi falsi da non ripetere

San Paolo stregato | Una nuova stagione sta per delinearsi per il Napoli ma, come spesso succede, è quasi doveroso guardarsi indietro per lasciarsi andare a qualche bilancio del campionato appena concluso. Il secondo posto che vale l’accesso diretto alla prossima Champions League è un traguardo davvero storico ed importante per Cavani e compagni ma è indubbio che resti un po’ di rammarico per non aver davvero dato fino alla fine filo da torcere ad una Juventus che ha avuto vita fin troppo facile per vincere anzitempo il suo secondo scudetto consecutivo.

Ma cos’è che è andato storto? L’analisi più semplice è proprio quella che Marek Hamsik ha fatto nel corso della lunga intervista rilasciata a fifa.com:Abbiamo perso numerosi punti nel nostro San Paolo, un dato che ci lascia davvero con l’amaro in bocca. Abbiamo sbagliato gare che erano da vincere ancor più tra le mura amiche come quelle contro Torino, Sampdoria e Bologna, un errore che in futuro non dobbiamo più ripetere. E’ quello che alla fine ha fatto la differenza”. Eh si: se una volta l’impianto di gioco di Fuorigrotta era un vero e proprio bunker, dove il Napoli era una macchina da guerra macina vittorie, ultimamente le cose si sono rese più difficili con un innalzamento del valore totale delle squadre della nostra serie A che pur lottando per la salvezza o per una tranquilla media classifica, riuscivano a dare filo da torcere ai top club in vetta.

Quattro sono stati gli scivoloni interni del Napoli, con un totale di nove punti persi, gli stessi che avrebbero potuto cambiare le sorti del nostro campionato. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte ma la realtà dei fatti ahimè, è questa: agli azzurri pesano i pareggi subiti in rimonta contro Torino e Sampdoria, il punto conquistato nello scontro diretto nel girone di ritorno contro la Juventus che avrebbe significato l’avvicinamento definitivo alla capolista ed ancor di più la sconfitta al fotofinish per mano del Bologna di Portanova e Kone, che ha dato vita alla piccola crisi dell’undici partenopeo culminata in contemporanea anche con l’eliminazione dalla Coppa Italia e dall’Europa League poco dopo. Per fortuna poi la situazione è fortemente migliorata ed il Napoli ha continuato a macinare vittorie e bel gioco, complici di prestazioni quasi perfette anche in trasferta.

E’ bene però imparare dagli errori commessi per ripartire più forti di prima, nella consapevolezza che il “San Paolo” da agosto in poi dovrà essere un fortino inespugnabile per chiunque, per puntare a qualcosa di ancor più storico di un meritato ma ancora stretto secondo posto.

Alessia Bartiromo

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Articolo modificato 30 Mag 2013 - 16:41

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