Pornografia+di+un+duello
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Chi ha stabilito il duello come prova identitaria di ogni adolescente che vuole essere ammesso nell’assemblea fin troppo affollata degli adult-(i)-(eri)? Avete la massima libertà nell’agganciare la desinenza preferita alla radice invariabile.

Credo che ad ogni uomo appartenga la straordinaria facoltà di elevare a simbolo, e quindi condensare, qualsiasi gesto, qualsiasi cosa. Sto parlando di economia del pensiero, oggi molto di moda tra gli adolescenti i-phonati, cioè di coloro che si pettinano con le onde ellettromagnetiche dei loro aggeggi da rimbambimento. La moda ha preso talmente piede che è in corso un dibattito al Parlamento per promuovere tale disciplina a corso universitario obbligatorio. Si annunciano occupazioni di aule disoccupate; il ministro del lavoro già si sta adoperando per reperire i fondali.

Chiusa questa parentesi, non so se tonda, quadra, graffe o ciambellata, volevo soffermarmi sull’erotico scontro che ha visto protagonisti Giorgio Alighieri, soprannominato da mia cognata il Pulcinella atletico, e il violento Edinson, relegato nel cerchione degli iracondi. Per Conte adibito un nuovo girone, quello dei chiagnazzari fraudolenti sul capellame. Si avvisi il signor Conte che il suddetto girone non contempla andata e ritorno, nè arbitri. Gli ultimi si trovano tutti sulle rive dell’Acheronte a concupire Caronte per un visto di viaggio men duro. Mi si riferisce di rolex usati come mezzi per ottenere il favore. Ma nell’Inferno non c’era il non tempo dell’eternità?

Ritornando a noi, ieri sera ho assistito a uno corporalità fin troppo prossima per non scadere nella pornograficità del con-tatto. Non parliamo di tatuaggi, a Giorgio come simbolo di riconosciemnto gli basta già il naso. Dove poi qualcuno possa ravvisare questo tatto non so, più consono inquesti casi dire in-tatto, anche se s’inclinerebbe verso equivoci francamente e poco giorgiamente osceni.

Comunque tatto bastò per condannare come atto osceno in luogo pubblicano il tirato di folta chiomatura inflitto dallo zebrino. Un chiaro intento di possessione violenta, stile Siffredi, con aggancio da tergo e capo tirato a forza verso l’indietro. Disperso il frustino, utilizzato come cintura di emergenza da un obeso in Curva B. Mani palpanti e contatti vigorosi hanno scandito i loro ripetuti incontri. La sexuality violenta piaceva ad entrambi, e Cavani decise per un fratturo allo zigomo con tanto di sangue. Il colpo non riuscì bene, sangue non colò, ma alla fine la tenerezza ebbe la meglio. Abbraccio languido e buffettino per irrorare e arrossare l’epidermide.
Cosa si può nascondere dietro un gesto, vero?

Carlo Lettera
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redazione