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Un Napoli spettacolare annichilisce un Palermo volenteroso ma inconcludente

Secondi nella classifica delle anti-Juve. Secondi nella classifica vista all’incontrario. C’è tutta la differenza del mondo nelle posizioni di Napoli e Palermo: e si vede chiaramente nello scontro diretto. Per mezz’ora la squadra di Gasperini prova a mascherare le differenze, grazie a una squadra corta e sovrapposizioni sulle fasce. Ma al 30′, su un rimpallo vinto da Hamsik, trucco e impalcature crollano: Maggio porta in vantaggio il Napoli, Inler infierisce con una “bomba”, Insigne nella ripresa firma il “tombale”. Finisce 3-0, il Napoli, al terzo successo di fila, parte alla caccia della Juve e di Marchisio, il Palermo infila l’undicesima sconfitta di questo complesso campionato, la quinta nelle ultime sei, e resta desolatamente penultimo.

GOL E ESORDI Si attendeva il gol numero 100 in serie A di Cavani, invece il Matador si prende un giorno di riposo (brutto il tentativo di cucchiaio nel finale), lasciando la ribalta del tabellino a altri. Hamsik, che aveva iniziato in ombra, prima piazza il cross per la testa di Maggio (terzo gol consecutivo), poi cresce a tutto campo. Da uno scambio fra Inler e lo slovacco nasce l’azione del 2-0: lo svizzero in realtà ci mette molto del suo, liberandosi al tiro con un dribbling secco e poi sparando una “maledetta” sotto la traversa (la palla si abbassa negli ultimi metri). Il “Leone” praticamente chiude lì la gara, al 34′. La ripresa è dominata, il terzo gol arriva al 28′ della ripresa, quando Inler va via di forza, cade, si rialza, e crossa basso a centro area. Lorenzo Insigne, appena entrato, tira forte di destro: 3-0. Abbiamo specificato che trattasi di Lorenzo, perché in questa gara esordisce anche il fratellino Roberto Insigne, classe 1994.

I MIGLIORI Il Napoli si gode i fratellini, e si gode il suo status da “grande squadra”, che risolve in pochi minuti partite difficili. Britos domina in difesa, anticipa e fa ripartire l’azione, Inler “spadroneggia” a centrocampo, Hamsik ricama. Dopo un inizio timido, crescono anche gli esterni Maggio e Zuniga.

PALERMO, E’ DURA— A Gasperini non basta invece schierare due ex “freschi freschi” come Aronica e Dossena: fra i due, meglio l’esterno, che nei primi minuti avrebbe anche l’occasione per portare i suoi in vantaggio. Lui e Morganella nei primi 30′ mettono paura al Napoli: con Miccoli inizialmente in panchina e Ilicic squalificato, Budan fa il riferimento, Brienza prova a suggerire, mentre Anselmo va sempre in sovrapposizione. Dopo i due gol, però, si sgonfia tutto: si corre a vuoto e anche Garcia, prima preciso e puntuale, inizia a sbagliare. La classifica piange e sabato arriva un’altra anti-Juve, la Lazio.

Fonte : Gazzetta dello Sport-Valerio Clari

Articolo modificato 14 Gen 2013 - 11:30

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Scritto da
redazione