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Flachi, dal baratro alla paninoteca a conduzione familiare: “Il calcio non mi manca. Novellino è il mio secondo padre”

L’edizione odierna del Corriere Mercantile dedica spazio alla seconda vita di Francesco Flachi, indimenticato numero 10 della Sampdoria che oggi, dopo essere stato squalificato per 12 anni in seguito alla seconda positività alla cocaina, è tornato a Firenze, sua città natale, dove gestisce una paninoteca con la famiglia.

“L’idea mi è venuta grazie alla conoscenza del precedente proprietario. Ed era quello che stavo cercando per essere impegnato. Dopo quanto mi era successo, avevo fin troppo tempo libero e volevo fare un investimento per il futuro. Mi è sempre piaciuto il contatto con le persone, ma si tratta soltanto dell’inizio. Sto per acquistare anche un ristorante e mi piacerebbe creare una catena”.

Flachi nel suo intervento, nel ribadire la propria volontà di restare fuori dal mondo delcalcio, ha nei confronti del suo passato blucerchiato le uniche parole di miele sul tema:

“Quello che è stato, fa parte del passato. Ho capito che nella vita bisogna saper voltare pagina. Sono sincero: non mi manca il calcio, ma solo il feeling e l’affetto che mi univa al pubblico blucerchiato. Giocare a Marassi e sentire l’appoggio dei tifosi doriani è qualcosa di straordinario. Per questo dopo la Samp sono venute meno tutte le motivazioni. Dopo Genova ho perso tutto. Sono stati otto anni da brividi, l’affetto che mi unisce alla gente blucerchiata resterà immutato per sempre. Qualcuno ogni tanto prende una cantonata: io ho segnato 112 goal con la maglia della Sampdoria, giusto chiarirlo una volta per tutte. Con la casacca blucerchiata ho vissuto momenti indimenticabili. A volte abbiamo anche sofferto, come l’anno della salvezza in serie  B, ma sono stati otto anni intensi e molto emozionanti. E poi la promozione in A con Novellino, dopo un campionato unico con tre derby vinti.

Prima di Fiorentina – Sampdoria, invito tutti i sostenitori doriani nella mia paninoteca (“Il Panino” in Via XX Settembre nel centro di Firenze, ndr). Qualche volta sono al Franchi per vedere la Fiorentina e in tv mi piace da impazzire tifare Sampdoria. Anzi, quando osservo i miei ex compagni provo un pizzico di invidia, perchè indossare quella maglia è qualcosa di unico. Il mio secondo padre si chiama Walter  Novellino. E’ una persona speciale e spero che possa tornare presto in panchina. So quanto stia soffrendo per questo forzato stop. Lui ha sbagliato due stagioni e sembra che tutti si siano dimenticati quello che ha vinto in passato, assurdo”.

Il trentacinquenne ex attaccante fiorentino ha giocato con la Sampdoria dal 1999 al 2007, realizzando 112 reti.

Fonte: sampdorianews.net

Articolo modificato 20 Dic 2012 - 19:49

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Scritto da
redazione